U.S. Città di Palermo: condannato a 8 mesi l’ex presidente Giovanni Giammarva

Giammarva, che fu presidente per 8 mesi, tra novembre 2017 e agosto 2018 “non poté non capire”, secondo i pm Andrea Fusco e Dario Scale ciò che stava avvenendo attorno al Palermo

Un passato che continua a tormentare la città di Palermo, tuttavia, l‘U.S. Città di Palermo non gioca più in campo, le partite adesso le gioca in tribunale…

Svolta in ambito giudiziario. L’ex presidente del vecchio Palermo, Giovanni Giammarva, è stato condannato a otto mesi e dieci giorni nello stralcio del processo, celebrato col rito abbreviato davanti al gup Michele Guarnotta, che riguarda il troncone principale della vicenda che vede imputato l’ex patron del club rosanero Maurizio Zamparini per falso in bilancio e false comunicazioni sociali agli organi di vigilanza. L’accusa che viene mossa a Giammarva è quella di aver dato false comunicazioni alla Covisoc, la commissione di vigilanza che si occupa dello “stato di salute” delle società calcistiche.

FAVATELLA E VENDRAME

Assolti Andrea Favatella e Michele Vendrame, ex membri del collegio sindacale del club rosanero negli anni della Serie A e della Serie B. Difesi dagli avvocati Massimo Motisi e Renato Alberini erano imputati per falso nel bilancio 2016. Il pm Dario Scaletta aveva chiesto la condanna a un anno e sei mesi per Giammarva, e un anno e quattro mesi sia per Favatella che Vendrame.

All’origine della vicenda il dissesto del vecchio Palermo, dichiarato fallito nell’ottobre 2019, dopo che una prima istanza, a marzo 2018, era stata respinta tra le polemiche e con gli strascichi di un’inchiesta giudiziaria aperta a Caltanissetta.

GIOVANNI GIAMMARVA

Giammarva era stato chiamato da Maurizio Zamparini alla guida del Palermo per il suo alto profilo professionale, per le sue conoscenze nel mondo del diritto fallimentare. Perché Giovanni Giammarva è uno dei più stimati commercialisti di cui il tribunale e la procura di Palermo si avvalgono per perizie e consulenze. Un presidente di “garanzia” disse il patron rosanero il 10 novembre 2017 quando lo nominò presidente e membro del consiglio d’amministrazione.

LE ACCUSE: GIOCO DELLE TRE CARTE

Secondo l’accusa, Zamparini avrebbe fatto “il gioco delle tre carte” con l’affare Mepal-Alyssa cioè cercando di far figurare un credito inesistente per 40 milioni di euro, legato alla cessione del marchio del club.

Giammarva, che fu presidente per 8 mesi, tra novembre 2017 e agosto 2018, dottore commercialista, esperto e autore di numerose consulenze e perizie per conto di procura e tribunale di Palermo, “non poté non capire”, secondo i pm Andrea Fusco e Dario Scaletta, ciò che stava avvenendo attorno al Palermo.

UNA NUOVA SOCIETA’

Nonostante i mille campanelli di allarme nessuno degli imputati si rese conto della situazione, fino a quando, nel giugno del 2017, venne fuori la prima notizia dell’inchiesta sul fallimento dell’ U.S. Città di Palermo, che in seguito venne ricostruita con una nuova proprietà e ripartita dal campionato di di Serie D, con il nome SSD Palermo.

LA FIGC DEFERISCE ZAMPARINI E ALTRI 13 DIRIGENTI

Venerdì scorso Giammarva era stato deferito dalla procura della Federcalcio insieme a Zamparini e ad altri 12 dirigentiper aver violato i doveri di lealtà, probità e correttezza, per aver determinato con il proprio comportamento, una gestione anti-economica della società fino a comportarne il dissesto e per non aver posto in essere utili interventi di ricapitalizzazione idonei al risanamento della società, determinando in tal modo il suo fallimento con conseguente revoca dell’affiliazione da parte della Figc”.

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