A Palermo si cerca l’aggressore del tram, “Denunciato più volte, ma mai nessun provvedimento”

A Palermo è caccia all’uomo che domenica sera ha tentato di accoltellare una donna, il marito e la figlia piccola sulla linea 1 del tram. Si tratterebbe di una persona con disturbi psichiatrici che gira armato di coltello minacciando i passanti. Nella famiglia minacciata dall’aggressore lo spavento più grande è stata per la donna, in gravidanza di sette mesi, che si è sentita male vomitando. Sono subito intervenuti i sanitari del 118 che hanno preso in cura la ragazza che dopo un po’ si è ripresa.

Erano le 20.50 quando la famiglia si trovava sul tram, in quel momento affollato, lungo Corso dei Mille all’altezza del Ponte Ammiraglio. Improvvisamente i tre vengono avvicinati da un uomo che armato di coltello li avrebbe minacciati di morte. A quel punto, i passeggeri sono riusciti a fuggire chiedendo aiuto a un altro convoglio che sopraggiungeva dalla direzione opposta. Sul posto sono intervenute tre pattuglie della polizia, ma dell’uomo non c’era più traccia. I poliziotti hanno acquisito le telecamere di videosorveglianza del tram per cercare di individuare il responsabile.

L’aggressore è conosciuto nella zona: sempre domenica una ragazza era stata minacciata con un coltello e la scorsa settimana altri due episodi ai danni di una donna e un uomo. “Anche stavolta abbiamo fatto denuncia per quanto successo – ha affermato il presidente dell’Amat, Giuseppe Mistretta -. È una situazione molto grave. Lo abbiamo segnalato, certo, e più di questo non possiamo fare”. La circolazione del tram subito dopo l’accaduto, è rimasta ferma per oltre un’ora.

Cobas Sicilia: “Stanchi di lavorare con la paura”

La segreteria provinciale dei Cobas TPL Palermo esprime profonda indignazione e preoccupazione a
seguito dell’ennesimo episodio di violenza verificatosi nella serata di ieri sulla Linea 1 (Stazione Centrale Roccella) del Tram di Palermo. “Intorno alle ore 21:00, durante la corsa in direzione stazione c.le, un individuo già tristemente noto per precedenti episodi di disturbo e minacce ha seminato il panico a bordo. Armato di coltello, il soggetto ha rivolto pesanti minacce di morte verso una famiglia di tre persone, tra cui una donna in stato di gravidanza, e ha intimidito il personale di esercizio presente.
Non si tratta di un caso isolato. Questo personaggio, come già segnalato più volte dai lavoratori, è un
“frequentatore abituale” della linea”.

Importuna costantemente i conducenti durante le soste tecniche ai capolinea. Minaccia verbalmente passeggeri e operatori, sparendo nel nulla all’arrivo delle forze dell’ordine per poi riapparire sistematicamente pochi giorni dopo. È già stato oggetto di numerose denunce, che tuttavia non hanno portato ad alcun provvedimento restrittivo o di messa in sicurezza della tratta”.

“Siamo stanchi di contare le aggressioni e di lavorare con la paura -, dichiara il rappresentante r.s.a Vincenzo Profeta dei Cobas -. Domenica è stata presa di mira una famiglia con una donna incinta, un atto di una gravità inaudita. Chiediamo con forza: fino a quando dovremo attendere? Dobbiamo
aspettare che accada l’irreparabile prima che le Autorità competenti intervengano concretamente? I Cobas TPL Palermo sollecitano l’Amministrazione Comunale, e il Prefetto per l’adozione immediata di: presidio fisso di sicurezza o pattugliamento dinamico delle forze dell’ordine e guardie giurate a
bordo e ai capolinea nelle fasce orarie a rischio; protocolli di intervento rapido per l’allontanamento definitivo di soggetti recidivi e pericolosi dalle linee di trasporto pubblico; potenziamento dei sistemi di videosorveglianza attiva collegata direttamente con le centrali operative. La sicurezza è un diritto per chi viaggia e un dovere per chi garantisce il servizio. La scrivente sigla sindacale non escluderà ulteriori forme di mobilitazione se non verranno presi provvedimenti immediati a tutela dei lavoratori e della cittadinanza”.