Armi e proiettili nascosti sotto il letto, 41enne arrestato a Palermo
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Piazza Verdi, nell’ambito delle costanti attività di controllo del territorio finalizzate alla prevenzione e repressione dei reati, hanno arrestato un uomo di 41 anni nativo del Kosovo ma residente da tempo a Palermo, già noto alle forze di polizia, accusato di detenzione di armi clandestine, deferendolo anche per detenzione abusiva di armi.
Armi nascoste in casa, un arresto a Palermo
L’operazione, cha ha visto il supporto nelle fasi esecutive dei militari della Stazione di Palermo Scalo e del Nucleo Radiomobile, è scaturita dal monitoraggio di alcuni movimenti sospetti registrati nei pressi dell’abitazione dell’indagato. Sulla base dei precedenti dell’uomo in materia di armi, gli investigatori hanno deciso di procedere con una perquisizione domiciliare di iniziativa.
Durante le operazioni di ricerca, l’attenzione dei Carabinieri si è concentrata su una cameretta. Il 41enne in questo frangente ha manifestato un forte nervosismo. Lo stesso ha tentato vanamente di eludere il controllo, cercando di spingere uno zainetto sotto un letto per occultarlo alla vista dei militari.
Il tempestivo intervento degli operanti ha permesso di recuperare lo zaino, al cui interno è stato rinvenuto un vero e proprio arsenale: una pistola samiautomatica calibro 9×21 con matricola abrasa, completa di caricatore inserito contenente 9 proiettili, un revolver in miniatura carico con 5 colpi e 33 munizioni di vario calibro.
L’arresto
Le armi e il munizionamento sono stati sequestrati per i successivi accertamenti balistici, volti a verificare l’eventuale utilizzo delle armi in pregressi episodi delittuosi.
Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il 41enne è stato tradotto presso la casa circondariale Pagliarelli di Palermo in attesa dell’udienza di convalida, a seguito della quale, è stata applicata la misura della permanenza in carcere.
È obbligo rilevare che l’odierno indagato è, allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente. La sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.
