La riscossione dei tributi a Palermo verso il privato, il Sinalp denuncia i rischi di una scelta senza confronto

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La Giunta Comunale di Palermo starebbe preparando una mossa che il sindacato Sinalp giudica “gravissima”: affidare il servizio di riscossione dei tributi a Municipia Spa, società del Gruppo Engineering specializzata in servizi per gli enti locali. Secondo quanto denunciato dal segretario generale del Sinalp Andrea Monteleone, si tratterebbe di un’operazione di esternalizzazione che comporterebbe un onere stimato per le casse comunali di circa 20 milioni di euro all’anno, una cifra che il sindacato invita l’amministrazione a smentire pubblicamente, ma che, se confermata, rappresenterebbe un drastico aumento rispetto ai costi attuali gestiti dall’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Il tema è politicamente sensibile: un esposto è già stato depositato in Procura dall’opposizione in Consiglio comunale, e la resistenza non viene solo dall’aula, ma anche dall’interno dello stesso ufficio Tributi comunale, dove dirigenti e personale esprimono perplessità sulla decisione. Il Sinalp, organizzazione che rappresenta i dipendenti pubblici degli enti locali, ha scelto di intervenire pubblicamente.

La storia delle privatizzazioni: un precedente pesante

Il Sinalp non parte da un’astratta diffidenza verso il privato, ma da una valutazione fondata su precedenti. Il caso emblematico citato è quello della gestione privata dell’acqua potabile nell’Agrigentino, dove – secondo il sindacato – la privatizzazione ha prodotto un peggioramento del servizio, un incremento delle tariffe e un aumento significativo dei contenziosi. L’argomento è che l’innesto di una società privata nella gestione di un servizio pubblico crea inevitabilmente nuovi costi operativi, strutture di intermediazione, margini di profitto, che “inevitabilmente” si ripercuotono sul cittadino come costo finale, diretto o indiretto.

Il nodo politico: trasparenza e partecipazione

Qui il discorso del Sinalp tocca un livello più profondo rispetto alla semplice valutazione economica. La denuncia non è solo che l’esternalizzazione potrebbe costare di più, ma che la decisione appare presa senza il confronto dovuto con le organizzazioni rappresentative, senza una chiara valutazione alternativa e senza la trasparenza che un’operazione di questa portata comporterebbe. La resistenza dei dirigenti e del personale dell’ufficio Tributi non è, secondo il sindacato, una semplice difesa corporativa, ma il segnale di una comunità professionale che conosce i rischi di una gestione privatizzata dei rapporti tra enti pubblici e cittadinanza.
Il Sinalp, in questo, rappresenta una posizione che va oltre il semplice interesse categoriale: quella secondo cui la riscossione dei tributi è un aspetto “fondamentale” non solo per il bilancio comunale, ma per il “corretto rapporto tra cittadino e Pubblica amministrazione”. Se quel rapporto viene mediato da una società privata interessata al profitto, il rischio – storicamente verificato in altre città – è che il cittadino non veda più l’amministrazione come la propria comunità che governa le risorse comuni, ma come un’entità che esercita un’aggressione economica attraverso intermediari esterni