Detrazioni fiscali “Casa” al 50 % | la legge 2025 dà respiro ai proprietari: con questi trucchi restano tanti soldini in tasca
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Detrazioni fiscali casa 2025, ecco novità fiscali: la fine del Superbonus e cosa resta del bonus ristrutturazioni
Dal 1° gennaio 2025 entrano in vigore importanti modifiche alle detrazioni fiscali per la casa. La Legge di Bilancio 2025 ha ridefinito aliquote e limiti di spesa, privilegiando l’abitazione principale e riducendo la convenienza per gli interventi sulle seconde case. Questi cambiamenti riguardano sia il Bonus Ristrutturazioni sia l’Ecobonus, con alcuni incentivi che restano invariati, come il Bonus Mobili e il Bonus Barriere Architettoniche.
Il Superbonus resta applicabile solo per i lavori avviati entro il 15 ottobre 2024 e approvati formalmente nei condomini o da proprietari di edifici fino a quattro unità, Onlus e strutture assistenziali. Tutti gli interventi avviati successivamente non potranno beneficiare della detrazione al 65%, segnando la fine di uno dei principali incentivi fiscali degli ultimi anni.
Dal 2025 non sono più incentivabili le caldaie a gas “stand alone”, anche se ad alta efficienza. Lo stop si applica esclusivamente alle caldaie alimentate solo a combustibili fossili, mentre restano incentivati sistemi ibridi o pompe di calore abbinate a caldaie, conformi alla Direttiva europea sulle case green.
Il Bonus Ristrutturazioni conferma la detrazione del 50% per l’abitazione principale, mentre per le seconde case l’aliquota scende al 36%. Il tetto massimo di spesa resta di 96.000 euro, da ripartire in dieci anni. Anche per questo bonus non sarà più possibile detrarre la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale alimentati esclusivamente a gas.
Ecobonus 2025 e i limiti in base al reddito
L’Ecobonus subisce un ridimensionamento significativo: tutte le detrazioni per interventi sull’abitazione principale saranno al 50%, mentre per le seconde case si scende al 36%. Non esistono più aliquote differenziate superiori per le tecnologie più efficienti e il limite massimo di detrazione è legato alla specifica tecnologia installata.
Per redditi superiori a 75.000 euro vengono introdotti nuovi tetti di spesa ammissibile, variabili in base al numero di figli a carico. Questi limiti riducono in maniera sensibile l’importo detraibile per chi possiede redditi elevati, assicurando una maggiore equità nell’accesso agli incentivi fiscali.

Incentivi per fotovoltaico e pompe di calore
Gli impianti fotovoltaici e le pompe di calore restano incentivati tramite le detrazioni, ma con aliquote ridotte. Per l’abitazione principale la detrazione è al 50%, mentre per le seconde case scende al 36%. Nel caso delle pompe di calore, l’Ecobonus permette di detrarre fino a 30.000 euro per spesa, rispetto al limite di 96.000 euro del Bonus Ristrutturazioni.
Oltre alle detrazioni fiscali, esiste il Conto Termico, un contributo diretto erogato dal GSE in più rate, cumulabile con altri incentivi regionali. Questa misura consente di finanziare interventi di efficientamento energetico in modo immediato, offrendo un’alternativa ai tradizionali bonus fiscali.
