Giuseppe Di Dio morto davanti a un bar, i sospetti sull’omicidio per errore: chi era il 16enne ucciso
Ucciso a soli 16 anni mentre si trovava davanti a un bar nel paesino in cui abitava nel Messinese. Proseguono le indagini sull’omicidio di Giuseppe Di Dio, l’adolescente morto ieri sera a Capizzi, piccolo centro dei Nebrodi, ucciso a colpi d’arma da fuoco in via Roma. Al momento i carabinieri della stazione locale e del Nucleo operativo della Compagnia di Mistretta stanno lavorando sotto il coordinamento della Procura di Enna. Tre i fermati e una pistola con matricola abrasa sequestrata, al fine di essere sottoposta agli esami balistici. Gli investigatori stanno anche acquisendo i filmati delle telecamere di zona e ascoltando i testimoni.
Si lavora al fine di far luce sull’accaduto e sul movente dietro all’uccisione del ragazzino, senza tralasciare alcuna pista. Non si esclude che Giuseppe potesse non essere il vero obiettivo del raid, ma essere rimasto coinvolto per errore.
Intanto, Capizzi è sotto shock. Giuseppe Di Dio aveva 16 anni e frequentava l’alberghiero presso l’Istituto omnicomprensivo “Don Bosco Majorana” di Troina. “Ci stringiamo con profondo dolore attorno alla famiglia per la prematura scomparsa del nostro caro alunno, Giuseppe Di Dio – si legge sulla pagina Facebook della scuola -. Ricorderemo per sempre il suo sorriso. Tutta la comunità scolastica partecipa al vostro lutto. Riposa in pace, Giuseppe”.
