RSV, protezione doppia per mamma e neonati | Annunciato il calendario 2025/26: si parte già in autunno

Vaccinazioni ai bimbi - fonte pexels - palermolive.it

Arriva la vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale: focus su anziani, neonati e donne in gravidanza

Il virus respiratorio sinciziale (RSV) rappresenta un rischio significativo per le fasce più vulnerabili della popolazione, come anziani, neonati e donne in gravidanza. Ogni anno in Italia si registrano circa 290.000 casi tra gli over 60, con 26.000 ricoveri e 1.800 decessi, mentre nei bambini sotto i cinque anni si contano circa 25.000 ricoveri, quasi la metà di tutte le ospedalizzazioni respiratorie nella fascia d’età. Numeri che evidenziano l’urgenza di strategie di prevenzione efficaci.

Il Ministero della Salute ha già avviato azioni concrete per contrastare l’RSV. Già il 2 agosto 2023, in sede di Conferenza Stato-regioni, è stata approvata l’intesa sul Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2023-2025 e sul calendario nazionale vaccinale. Questo documento non è solo un quadro normativo, ma rappresenta la strategia centrale per proteggere gli italiani, includendo anche l’utilizzo di anticorpi monoclonali per la profilassi nei neonati.

Con la circolare n. 9486 del 27 marzo 2024, le Regioni sono state informate sulle strategie di prevenzione dell’RSV. Attualmente in Italia sono autorizzati due anticorpi monoclonali per nati prematuri e neonati e tre vaccini destinati ad adulti e donne in gravidanza. Dal 2025, è stato approvato un ulteriore vaccino, ampliando le possibilità di protezione per le categorie più a rischio.

Il 18 luglio 2024, il NITAG ha dato parere positivo all’inclusione degli anticorpi monoclonali per neonati nel calendario vaccinale, prevedendo un’offerta attiva a tutti i nuovi nati. Successivamente, il 17 ottobre 2024, è stata sottoscritta l’intesa per garantire l’accesso universale alla profilassi RSV, con uno stanziamento di 50 milioni di euro dal Fondo sanitario nazionale, a testimonianza dell’impegno concreto nella tutela della salute infantile.

Risultati iniziali e riduzione dei ricoveri

I primi dati indicano risultati incoraggianti. Dal Veneto, ad esempio, si segnala una riduzione del 74% dei ricoveri correlati all’RSV. Non solo i ricoveri diminuiscono, ma anche i casi gravi: i trasferimenti in terapia intensiva sono scesi dal 16 al 10%. Questi numeri confermano l’efficacia delle strategie già messe in campo e l’importanza di un’azione tempestiva.

Per la stagione 2025-2026, la vera novità riguarda la doppia protezione per madre e bambino. Accanto all’anticorpo monoclonale destinato ai neonati, sarà disponibile un vaccino specifico per le donne in gravidanza. Questa strategia combinata mira a proteggere contemporaneamente i neonati e le madri, aumentando l’impatto della prevenzione e riducendo il rischio di infezioni gravi.

Vaccinazioni agli anziani – fonte pexels – palermolive.it

Aggiornamento del calendario e strategie regionali

Il Dipartimento della prevenzione ha avviato le azioni necessarie per aggiornare il calendario nazionale di immunizzazione contro l’RSV. Le valutazioni tecniche garantiscono un’attuazione corretta e puntuale della campagna vaccinale, evitando improvvisazioni. Alcune Regioni, come Sicilia e Molise, hanno già iniziato in autonomia con il vaccino materno, dimostrando la collaborazione tra centro e periferia.

Il Ministero della Salute conferma l’adozione di tutte le iniziative necessarie per proteggere le fasce più vulnerabili. Con fondi dedicati, intese con le Regioni e aggiornamento del calendario vaccinale, l’obiettivo è fermare l’RSV e ridurre i rischi associati. Proteggere anziani, neonati e donne in gravidanza non è solo un obbligo istituzionale, ma un imperativo morale per il sistema sanitario nazionale.