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Euro digitale, la nuova frontiera della moneta europea: come funzionerà e quali saranno i vantaggi economici
L’euro digitale rappresenta un’iniziativa della Banca Centrale Europea (BCE) concepita per integrare il contante tradizionale e ridurre la dipendenza dai fornitori di servizi di pagamento non europei. Non sostituirà le banconote fisiche, ma fungerà da forma digitale di contante, priva di rischi, accessibile a cittadini e imprese dell’area euro, e pensata per pagamenti quotidiani sicuri sia online sia nei negozi. La BCE considera il progetto strategico, volto a rafforzare la sovranità monetaria europea e la resilienza del sistema finanziario.
L’euro digitale sarà emesso dall’Eurosistema, ossia dalla BCE insieme alle banche centrali nazionali dei Paesi membri. Pur non essendo ancora deciso se si baserà sulla blockchain, la funzionalità offline sarà un requisito chiave, consentendo transazioni senza connessione a Internet. Come il contante, sarà gratuito per l’uso di base, facile da utilizzare e ampiamente accessibile, rappresentando una soluzione affidabile rispetto alle criptovalute private e alle stablecoin.
A differenza delle stablecoin, emesse da soggetti privati e soggette alla credibilità dell’emittente, l’euro digitale sarà garantito dalla BCE. Questo significa che manterrà il valore come il contante fisico e non comporterà rischi di insolvenza. Le stablecoin, invece, possono comportare rischi per la privacy dei dati e la stabilità finanziaria, poiché il loro valore dipende dagli impegni dei privati emittenti e non da una banca centrale.
L’euro digitale mira a rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa nei pagamenti, riducendo la dipendenza da sistemi statunitensi come Visa, Mastercard e PayPal. Potrebbe aumentare l’efficienza dei pagamenti, abbassare commissioni, favorire l’inclusione finanziaria e migliorare la trasparenza, contribuendo anche alla lotta contro il riciclaggio di denaro. La BCE punta a offrire una moneta digitale sicura e affidabile, adatta a un mondo sempre più digitalizzato.
Accettazione da parte dei cittadini europei
I sondaggi indicano un crescente interesse: tra il 2022 e il 2024, la quota di probabili utenti è salita dal 28% al 45%. L’euro digitale sarebbe principalmente utilizzato per acquisti online e nei negozi, con la gratuità e l’ampia accettazione come requisiti fondamentali. Tuttavia, la BCE mantiene cautela: la sicurezza dei dati e la resilienza dei sistemi informatici saranno determinanti per il successo del progetto.
L’introduzione dell’euro digitale potrebbe ridurre la quota di mercato dei fornitori esteri, attualmente dominanti nelle transazioni con carta nell’area euro. Circa due terzi delle transazioni elettroniche passano oggi attraverso operatori non europei, aumentando costi e dipendenza tecnologica. L’euro digitale mira a creare una piattaforma autonoma sotto controllo europeo, preservando i dati e i depositi in euro all’interno della zona.

Ruolo globale dell’euro digitale
Oltre agli effetti interni, l’euro digitale potrebbe rafforzare il ruolo dell’euro come valuta globale. L’instabilità delle istituzioni statunitensi e le politiche volte alle stablecoin sostenute dal dollaro spingono investitori e mercati a diversificare. La moneta digitale europea offre l’opportunità di incrementare la rilevanza dell’euro nei mercati internazionali, proponendosi come alternativa credibile al dollaro come valuta di riserva.
Il progetto è attualmente in fase di preparazione dal novembre 2023. Con il completamento del processo legislativo previsto per ottobre 2025, il Consiglio direttivo della BCE potrebbe decidere l’emissione già dal novembre 2025, con un possibile lancio operativo entro il 2028. L’euro digitale si configura così come un progetto ambizioso, capace di coniugare innovazione tecnologica e stabilità monetaria europea.
