Confermato Agenzia delle Entrate: “girateci subito l’IBAN”, a dicembre arrivano 2.000€ sul conto | Controlla qui quando l’accreditano

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Rimborso 730/2025 senza sostituto d’imposta: come ottenerlo nel minor tempo possibile e chi ne ha diritto

Il rimborso Irpef del Modello 730/2025 spetta a chi, dopo aver presentato la dichiarazione dei redditi, risulta avere un credito d’imposta per versamenti effettuati in eccesso rispetto a quanto realmente dovuto nel 2024. Anche chi presenta la dichiarazione senza sostituto d’imposta, cioè senza un datore di lavoro o un ente pensionistico, può ricevere il rimborso. In questi casi, però, i tempi di pagamento sono più lunghi, poiché la gestione spetta direttamente all’Agenzia delle Entrate.

I contribuenti che presentano il 730/2025 senza sostituto possono aspettarsi di ricevere il rimborso tra dicembre 2025 e gennaio 2026, se l’importo è inferiore a 4.000 euro e non ci sono errori nella dichiarazione. Quando la somma è più alta o si riscontrano incongruenze nei dati, l’Agenzia delle Entrate procede con controlli aggiuntivi che possono ritardare l’accredito fino alla primavera 2026.

In assenza di un datore di lavoro, è l’Agenzia delle Entrate a effettuare direttamente il bonifico sul conto del contribuente. Questo processo richiede la verifica dei dati e la validazione del credito. Se la dichiarazione è stata presentata nei mesi estivi, il rimborso arriva generalmente entro cinque o sei mesi. Le tempistiche possono variare in base al periodo di invio e al numero di controlli da effettuare.

Per importi superiori a 4.000 euro o in caso di discrepanze nei dati dichiarati, l’Agenzia può avviare un controllo preventivo. Questa procedura è pensata per evitare frodi e accertare che il credito richiesto sia corretto. Il controllo può comportare un’attesa aggiuntiva di alcuni mesi, spostando la data del rimborso a marzo o aprile 2026. I ritardi si verificano anche quando mancano informazioni anagrafiche corrette o documenti coerenti con la dichiarazione.

Come accelerare il rimborso Irpef

Il rimborso IRPEF di 2.000 euro spetta a chi, dopo aver presentato la dichiarazione, risulta avere un credito d’imposta a fronte di versamenti in eccesso rispetto all’imposta effettiva dovuta nel 2024. Il modo più efficace per ricevere il rimborso in tempi rapidi è inserire correttamente l’IBAN nella dichiarazione dei redditi. L’Agenzia può così effettuare il bonifico senza ulteriori verifiche. Inoltre, è importante compilare con attenzione tutti i campi anagrafici e assicurarsi che i dati fiscali siano coerenti con quelli registrati nei sistemi dell’Agenzia delle Entrate.

Anche un semplice errore di codice fiscale o di indirizzo può rallentare l’intera procedura. Chi non ha indicato l’IBAN al momento della presentazione del 730 può farlo successivamente accedendo all’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, tramite SPID, CIE o CNS. In alternativa, è possibile recarsi presso un ufficio territoriale e compilare l’apposito modulo. La comunicazione corretta del conto bancario è fondamentale, poiché senza di essa il rimborso non può essere erogato.

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Chi può presentare il 730 senza sostituto

Il Modello 730/2025 senza sostituto d’imposta può essere presentato da disoccupati, lavoratori stagionali, ex dipendenti che hanno cessato l’attività o contribuenti senza pensione. Anche chi ha un datore di lavoro può scegliere volontariamente questa modalità, optando per la gestione diretta del rimborso da parte dell’Agenzia. È sufficiente inserire la lettera “A” nella sezione dedicata al sostituto e barrare la casella “senza sostituto” per comunicare la propria scelta.

Il contribuente può controllare lo stato del proprio rimborso accedendo al Cassetto Fiscale sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Nella sezione dedicata al 730 è possibile verificare se la dichiarazione è in elaborazione, se è in corso un controllo, se il rimborso è stato autorizzato o già accreditato. Questo strumento consente di monitorare ogni fase del processo e di intervenire tempestivamente in caso di anomalie. Con una dichiarazione accurata e la corretta comunicazione dei dati bancari, il rimborso Irpef può arrivare nei tempi previsti, senza ulteriori ritardi.