Internet ILLEGALE, da ora è completamente vietato in tutto il paese: comunicazioni interrotte a partire da questo giorno | Tagliata la fibra ottica
Connessione Internet assente - fonte pexels - palermolive.it
Un intero Paese completamente offline, la decisione è stata presa dal governo in carica che ha tagliato tutti cavi
Questo Paese del Medioriente è rimasto completamente disconnesso da Internet a causa di un intervento deciso dai talebani, che hanno tagliato le reti in fibra ottica che collegano il Paese al mondo esterno. La misura ha paralizzato ogni settore della vita quotidiana dell’Afghanistan: voli aerei sospesi, banche bloccate, telefoni cellulari muti e amministrazione pubblica in stallo. Senza telecomunicazioni, persino mercati e negozi non riescono più a funzionare, compromettendo rifornimenti e comunicazioni tra fornitori e clienti.
Secondo le autorità locali, la decisione di spegnere la rete è stata presa per combattere ciò che identificano come “vizio”, tra cui la pornografia online. Nei mesi precedenti, l’interruzione era stata limitata a cinque province del nord, dove era stata sospesa la banda larga per prevenire il presunto vizio. Ma lunedì scorso, alle 17 ora locale, l’ordine è stato esteso a tutto il Paese, con la disconnessione totale delle principali reti in fibra ottica.
L’interruzione ha colpito in modo immediato settori fondamentali. Le banche non riescono più a comunicare con la banca centrale, rendendo impossibili pagamenti e prelievi, con i bancomat fuori servizio nelle grandi città. Anche la gestione delle dogane e dei trasporti è paralizzata, e gli uffici pubblici non possono operare. Le agenzie dell’ONU e i media internazionali si trovano a dover ricorrere esclusivamente a telefoni satellitari o radio per comunicare.
La popolazione afgana soffre enormemente per la mancanza di comunicazioni. Famiglie separate fisicamente non riescono più a contattarsi, i negozi chiudono per mancanza di informazioni e la vita quotidiana si ferma. I mercati sono paralizzati, e gli stessi media locali, come Tolo News, segnalano difficoltà a seguire le attività economiche e sociali. L’osservatorio NetBlocks indica che il traffico di rete è sceso a meno dell’1% dei livelli normali.
Controllo e repressione
Dietro la decisione dei talebani non c’è solo la lotta al “vizio”, ma anche un chiaro tentativo di eliminare ogni forma di opposizione. Non essendo in grado di filtrare siti e app indesiderate, hanno optato per il taglio fisico della rete, azzerando l’accesso a Internet. Questo differisce dalle strategie di controllo digitale di Paesi come Cina o Iran, dove la censura è selettiva e mirata.
La paralisi delle comunicazioni ha gravi ripercussioni sull’economia afgana. Le transazioni finanziarie sono bloccate, le attività commerciali ferme e il mercato valutario sospeso. Anche le spedizioni e le consegne non possono essere organizzate, causando un fermo totale delle catene di approvvigionamento. I piccoli commercianti, come Najibullah di Kabul, denunciano la totale impossibilità di lavorare e il rischio di fallimento.

Isolamento internazionale
L’isolamento tecnologico del Paese accentua l’isolamento politico e diplomatico già in atto. Voli internazionali cancellati, impossibilità di comunicare con ambasciate e organizzazioni internazionali, e interruzione dei flussi di informazione fanno sì che l’Afghanistan rimanga escluso dal mondo globale. L’azione dei talebani ha creato una condizione senza precedenti in cui la società civile e le istituzioni sono costrette a fermarsi
Al momento non è stata comunicata alcuna data per la riattivazione della rete. Gli afgani rischiano di dover imparare a vivere senza Internet per un periodo indefinito, con tutte le conseguenze economiche, sociali e culturali che ciò comporta. La misura dei talebani segna un passo estremo nella loro strategia di controllo totale del Paese, imponendo oscurità digitale e isolamento forzato su milioni di persone.
