Formazione professionale Sicilia, nuovo flop: sistema informatico ancora in tilt

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In arrivo dalla Regione Sicilia contributi per sostenere l'editoria

Il sistema informatico per gli enti della Formazione Professionale sono andati di nuovo in crash e quindi niente progetti e domande per i finanziamenti della Regione Siciliana. Un altro passo falso, quindi, dopo quello di venerdì da parte di Sicilia Digitale con l’assessore Mimmo Turano che aveva detto che non sarebbero stati accettati altri passi falsi. A restare bloccati sono l’attesissimo avviso 7, quello che permette di finanziare i corsi tradizionali e l’avviso 6, che stanzia altri 70 milioni e permette di attivare la formazione per i disoccupati che hanno perso il reddito di cittadinanza e devono percepire altri contributi.

Chiesta la sospensione del bando

Le principali associazioni datoriali della formazione professionale in Sicilia – ANFoP, ASEF, CENFOP, Federterziario Scuola, FORMA.RE e FORMA Sicilia – lanciano un appello urgente all’Assessore regionale all’Istruzione e Formazione Professionale, On. Mimmo Turano, chiedendo la sospensione immediata di ogni procedimento amministrativo relativo all’Avviso 7/2023 – 2ª Finestra.

La richiesta arriva a seguito delle nuove gravi criticità determinate per la seconda volta dal malfunzionamento della piattaforma informatica gestita da Sicilia Digitale, che ha causato continui rinvii, proroghe e disagi non solo agli enti di formazione, ma anche agli operatori del settore e ai cittadini siciliani. “Siamo di fronte a un vero e proprio accanimento terapeutico sull’utilizzo di un sistema informatico inadeguato – dichiarano le associazioni – che sta arrecando danni concreti: gli enti sono paralizzati, i lavoratori non possono programmare con serenità e i cittadini continuano a essere privati di opportunità formative fondamentali”.

Le organizzazioni sottolineano come sia ormai indifferibile l’apertura di un confronto esclusivamente datoriale con l’Assessorato per individuare soluzioni concrete, trasparenti ed efficaci, in grado di restituire fiducia a un sistema oggi percepito come irrimediabilmente compromesso.

Le associazioni firmatarie ribadiscono la disponibilità immediata a un incontro con l’Assessore Turano e rinnovano la richiesta di interventi rapidi che scongiurino ulteriori danni al comparto della formazione professionale in Sicilia”.

Secondo quanto riferito dal Movimento del Popolo Siciliano, da questa estate la piattaforma digitale — gestita da Sicilia Digitale in convenzione con la Regione Siciliana — che consente agli enti di formazione di inserire le richieste di partecipazione ai corsi, risulta bloccata. Le domande già presentate sarebbero state azzerate, generando un effetto domino che ha paralizzato l’intero sistema formativo.

“Collaboriamo con diversi enti a Palermo e in altre città siciliane — spiega Guarino — e tutti ci confermano che non riescono più ad attivare i corsi. Questo significa che migliaia di percettori SFL-ADI non possono iniziare il percorso previsto dal decreto Meloni.”

Sussidi a rischio e accuse alle istituzioni

Il blocco non è solo tecnico, ma ha ripercussioni dirette sul sostegno economico previsto per i beneficiari. Senza la possibilità di frequentare i corsi, i percettori SFL rischiano di perdere il contributo mensile di 500 euro.

Guarino attribuisce la responsabilità alla Regione Siciliana, accusata di aver affidato la gestione a una società incapace di garantire il funzionamento del sito, e ai sindacati, che secondo il Movimento avrebbero ostacolato il processo con richieste infondate di carenza di personale.

“Tutto questo mentre si godevano le vacanze estive, lasciando il popolo siciliano in balia delle difficoltà. È un attacco sociale continuo alla povera gente, mentre i partiti pensano solo alle loro campagne elettorali.”

Manifestazioni e appello al non voto

Il Movimento del Popolo Siciliano annuncia una manifestazione popolare qualora non arrivino risposte immediate dalle istituzioni competenti. Inoltre, Guarino anticipa una campagna di sensibilizzazione durante il periodo elettorale per invitare i cittadini siciliani ad avvalersi del diritto al non voto.

“Le attuali amministrazioni regionali e comunali non hanno mai rappresentato il popolo siciliano. È tempo di una battaglia politica ed elettorale contro chi ha tradito la fiducia della gente.”

Un inizio di mobilitazione

Guarino conclude con un messaggio chiaro: “Per noi è solo l’inizio di una serie di attacchi al sistema politico italiano e a tutti coloro che ne fanno parte. Il popolo siciliano merita rispetto, dignità e risposte concrete.”