La morte di Simona Cinà avvolta nel mistero, nominato perito per nuovi esami tossicologici

Capaci

La Procura di Termini Imerese ha nominato un esperto chimico tossicologico per cercare di fare piena luce sulle cause del decesso di Simona Cinà, la ventenne morta nella notte tra venerdì 1 e sabato 2 agosto durante una festa di laurea in una villa con piscina a Bagheria.

Il pm Raffaele Cammarano ha firmato il decreto di nomina di Vincenzo Nicolì, chimico tossicologo palermitano, che sarà incaricato di svolgere ulteriori accertamenti in seguito all’autopsia già eseguita sul corpo della ragazza. La nomina risponde alla necessità di verificare l’eventuale presenza di alcol, farmaci e sostanze stupefacenti, anche sintetiche, nei tessuti prelevati dal corpo della ragazza.

Simona Cinà morta per annegamento, l’esito dell’autopsia

L’esame autoptico eseguito la scorsa settimana sul corpo di Simona Cinà ha mostrato la presenza di acqua nei polmoni della ragazza. La ventenne sarebbe morta per annegamento, dunque, ma resta da chiarire come sia finita in piscina, se possa aver accusato un malore per cause naturali o provocate da alcol o droga. Potrebbe anche essere scivolata. Tutte ipotesi che necessitano di essere verificate.