13enne adescata in chat da carabiniere: l’Arma gli toglie tesserino

Il vergognoso misfatto perpetrato dal 37enne, portato alla luce nel corso della trasmissione le Iene, questa sera verrà approfondito alla luce degli ulteriori sviluppi.

Una vicenda squallida, turpe, odiosa ogni immaginazione in quanto coinvolge una ragazza minorenne veneta, adescata, in periodo di lockdown proprio da chi questo genere di orrori dovrebbe combatterli. Messaggi spinti e video porno inviati senza scrupoli facevano da cornice. Il lupo cattivo è un carabiniere di 37 anni, la cui professionalità e onorabiltà sono andate perdute grazie ad una denuncia portata avanti dalle Iene, il programma di satira, inchiesta e corruzione cha va in onda su Italia 1. Spacciandosi per un 15enne di nome Mattia, un ragazzino deceduto anni prima, l’uomo ha ordito la sua trama. 

Lui mi ha detto che avrebbe potuto ospitarmi un suo amico adulto perché sua mamma non voleva“, ci racconta Natasha, la zia della 13enne che intanto, insospettita aveva continuato a chattare con il carabiniere fingendosi la nipote. “E mi ha detto che avrebbe potuto ospitarmi in cambio di un rapporto sessuale”. Tutto sembrava procedere senza intoppi fino al momento in cui, all’appuntamento in provincia di Verona si è presentata, assieme alla iena Veronica Ruggeri proprio la zia. 

A nulla sono valsi i primi, farneticanti tentativi del 37enne di accampare scuse e giustificazioni. Alla fine, incalzato da Veronica Ruggeri, ha ammesso di avere qualche problema: “Troverò un modo di contattare qualcuno per vedere dove sono le mie debolezze, dov’è che sbaglio. Perché ho capito che ho dei problemi se voi continuate a dire questa cosa”, dice alla fine l’uomo. “Ho bisogno di parlare con qualcuno”. 

QUESTA SERA ALLE IENE GLI SVILUPPI DELLA VICENDA CHE HANNO PORTATO L’ARMA DEI CARABINIERI A SOTTRARRE AL 37ENNE PISTOLA D’ORDINANZA E TESSERINO. 

Grazie alle Iene i suoi colleghi carabinieri hanno visto il servizio dei Veronica Ruggeri e sono andati subito da lui, per farsi consegnare pistola d’ordinanza e tesserino. Come riporta il quotidiano L’Arena, i carabinieri sono intervenuti subito dopo la messa in onda del servizio perquisendo la sua abitazione e l’armadietto personale in dotazione in caserma. Dopo il sequestro di pistola e tesserino dell’Arma, i militari hanno avviato una serie di accertamenti personali, coordinati nel loro lavoro di indagine dalla Procura.

Per l’uomo, per il quale si valutano ovviamente ipotesi di reato in sede penale,  si apre anche un altro fascicolo d’indagine, da parte della giustizia militare e un terzo della Corte dei Conti, essendo un impiegato pubblico

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