Cronaca di Palermo

VIDEO| Palermo, la strana usanza dei fuochi d’artificio fai da te

A tutti i palermitani manca un po’ quell’emozione che si provava ad udire e vedere i fuochi d’artificio del “Festino” di Santa Rosalia. Celebrazioni che, come tutti sanno, si sono svolte senza pubblico a causa di garantire la prevenzione necessaria a lenire gli effetti della pandemia. Una delle tradizioni più antiche del capoluogo siciliano che, fra qualche anno, raggiungerà addirittura la 400^ edizione. Una nostalgia quotidianamente placata però da un’insolita usanza diffusasi, in tempi di pandemia da covid-19, all’interno dei quartieri popolari di Palermo. Attraverso l’utilizzo di veri e propri box preimpostati, alcuni concittadini saltuariamente decidono di illuminare i cieli notturni della nostra città con degli artifizi pirotecnici. Una pratica sulla quale il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha dovuto porre un’ordinanza relativa alle festività di fine anno, in alcuni casi disattesa. Ma la domanda che tutti si pongono è: perché? Per quale motivo alcuni residenti decidono di effettuare simili celebrazioni, con un discreto disturbo della quiete pubblica? Le risposte sono varie e variegate.

OGNI OCCASIONE E’ BUONA PER I GIOCHI PIROTECNICI

Dalla festa di compleanno alla comunione del bambino, passando per le celebrazioni nuziali ed ogni altro genere di ricorrenza familiare. Ogni scusa è buona per “sparare” i fuochi d’artificio. Un fatto di colore che non ha orari. Dalle cinque del mattino alla notte più fonda, in qualunque contesto temporale il palermitano non perde occasione di illuminare il cielo. Il tutto per la felicità degli amici a quattro zampe, che abbaiano per paura. Ci sono poi alcuni casi un po’ sospetti, come l’utilizzo di tali strumenti nei pressi delle patrie galere dell’Ucciardone e dei Pagliarelli. Un fenomeno tutt’altro che saltuario che viene spesso ricollegato, dalla vox populi locale, alle scarcerazioni o agli arresti di alcuni parenti ed amici illustri. Insomma, la rosa delle spiegazioni ad un simile fenomeno è molto frammentata. Rimane però la necessità di governare una simile attività che, seppur di giubilo, risulta pericolosa e disturba la quiete pubblica e buona parte della popolazione.

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