Cronaca di Palermo

VIDEO| Fogna a cielo aperto in via Tiro a Segno: “Emergenza sanitaria”

In via Tiro a Segno, a Palermo, vi è una vera e propria fogna a cielo aperto. I residenti del civico 60, già da diverso tempo, invocano dei lavori urgenti per dotare il palazzo di un collettore fognario che permetta il regolare deflusso delle acque reflue.

La situazione è ancora in stallo, con liquami che finiscono così per depositarsi nelle vie limitrofe. Un quadro condito da un odore nauseabondo, che costringe i cittadini a vivere con i vetri chiusi. Il tutto a poche centinaia di metri dalla Cala, una delle zone più frequentate della città.

LA SITUAZIONE IN VIA TIRO A SEGNO

Come documentato durante la nostra live di martedì, nelle vie laterali del plesso abitativo si vede letteralmente scorrere l’acqua reflua del palazzo. Questa si mischia ai rifiuti abbandonati, dando vita ad un quadro non solo invivibile ma anche pericoloso per i bambini e i ragazzi che si trovano a giocare nei pressi del posto.

Una situazione che riguarda ben 130 famiglie residenti nel palazzo. Di queste, alcune presentano anche soggetti con problemi respiratori, che certamente non trovano beneficio dal tonfo proveniente dalla pozza d’acqua stagnante presente.

I residenti, nei limiti del possibile e con il supporto dell’associazione “Basta Volerlo”, hanno più volte ripulito l’area, servendosi di scope e di rastrelli. E’ chiaro però che la presenza di un ecomostro abbandonato da decenni, unito all’abbandono dell’area, non aiuta di certi a tenere lontani gli incivili che, molto spesso, abbandonano rifiuti in zona.

IL SOPRALLUOGO DEL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE

Una situazione segnalata il 4 settembre 2020 dal consigliere del Movimento 5 Stelle Antonino Randazzo, al Servizio Igiene del Comune di Palermo come quadro di “emergenza igienico-sanitaria”. Con la nota 6285/01, il Dipartimento di Prevenzione Palermo1 ha comunicato di aver accertato “lo sversamento di reflui lungo l’area perimetrale dell’edificio in una zona esterna di probabile pertinenza condominiale. Le acque nere, rigurgitando da tubi di scarico a vista, rendevano mefitico tutto l’ambiente circostante“.

L’ultimo atto burocratico sulla vicenda è l’ordinanza sindacale del 25 gennaio 2021, emessa dal Servizio Igiene del Comune di Palermo. Un atto che intima ad Amap e all’Area Tecnica degli interventivi sulle pompe di sollevamento dannegiate per la risoluzione del problema. Ciò per motivi di somma urgenza legati al “al grave nocumento della salute pubblica”.

Amap ha risposto che ha eseguito i lavori nei pozzetti fognari di raccolta delle acque reflue posti lungo l’anello fognario a perimetro dell’edificio. Ma, altresì, ha aggiunto che resta fondamentale l’intervento di sistemazione della pompa di sollevamento idraulica, ubicata all’interno della vasca di raccolta, e il rifacimento dell’anello fognario e dei pozzetti.

Nel frattempo però, a pagare il conto delle lungaggini burocratiche, sono i residenti, costretti a vivere fianco a fianco con una fogna a cielo aperto.

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Affiance Service