Dall'Italia

VIDEO | Covid: cautela discoteche ma follia al rave party illegale di Pisa

“È vero che riapriranno le discoteche, ma solo nelle regioni in zona bianca e al 50 per cento alla capienza e solo per chi ha il green pass.” Con queste parole, Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Cts, è intervenuto ai microfono del programma Radio Anch’io su Rai Radio 1, dicendo la sua in merito alla riapertura della discoteche, al momento una delle poche attività economiche a non avere un data di ripartenza. Un intervento netto e che non ammette repliche, con buona pace dei tanti lavoratori del settore ai quali però, direttamente da Pisa giunge la più amara e atroce delle beffe. Perchè se da un lato non può che essere giusto che uno Stato protegga i suoi cittadini, dall’altro lo dovrebbe essere al contempo farlo a trecentosessantagradi. Ovvero, anche per quanto riguarda un attento monitoraggio del territorio. E invece così non è, come dimostrano le incredibili immagini provenienti dalla città toscana.

6000 GIOVANI DA MEZZA ITALIA E MEZZA EUROPA

Va infatti avanti da due giorni e non sembra destinato a interrompersi nell’immediato, il rave party illegale organizzato in provincia di Pisa. A Tavolaia, frazione del comune di Santa Maria a Monte, sono arrivati quasi seimila giovani da tutta Italia e da mezza Europa, in particolare da Francia e Germania ma anche da Spagna e Belgio. Tra i partecipanti al momento in 200 sono stati identificati dalle forze dell’ordine e che ora rischiano una denuncia per invasione di terreno privato.

Ciò che sta accadendo a Pisa una beffa per il mondo delle discoteche

MISURE ANTI COVID SOLTANTO LUNGO LE STRADE DI ACCESSO AL RAVE PARTY

Inutile sottolineare come, nonostante l’attività sia all’aperto, non vengano rispettate le minime misure anti-contagio. Il rave party era iniziato nella serata di sabato e la musica ad altissimo volume, ‘sparata’ dalle varie casse installate nell’area privata in cui è stata organizzata la festa, non ha lasciato scampo ai residenti, che sui social lamentano l’impossibilità di dormire. Soltanto lungo le strade di accesso all’area, scelta come campeggio e discotecaabusivi, è stato predisposto un cordone di forze dell’ordine che hanno istituito tre check point per impedire nuovi arrivi. La questura da oltre 24 ore sta coordinando un apposito servizio di ordine pubblico. Attenzione anche alle misure anti-Covid.

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Redazione PL