URGENTE SANITÀ: Cortocircuito cerebrale – Una compressa di questo farmaco scatena l’inferno nel cervello | Allerta crisi epilettica in soggetti sani

Farmaci ai bambini - fonte pexels - palermolive.it

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Farmaci assunti dai bambini, sequestri raddoppiati negli ultimi 15 anni, un aumento costante e preoccupante

Il numero di bambini e ragazzi statunitensi che hanno subito una crisi epilettica dopo aver ingerito farmaci non prescritti o sostanze illegali è quasi raddoppiato tra il 2009 e il 2023. È quanto emerge da un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Università della Virginia, che hanno analizzato i dati nazionali relativi ai casi di avvelenamento segnalati.

Secondo quanto riportato dallo studio, i casi di crisi epilettiche nei minori di 20 anni sono passati da 1.418 nel 2009 a 2.749 nel 2023. Si tratta di un incremento significativo, che segna un aumento medio del 5% ogni anno. Gli autori della ricerca parlano di una tendenza costante e in crescita, che richiede maggiore attenzione da parte delle famiglie, delle istituzioni sanitarie e delle autorità regolatorie.

Le sostanze più frequentemente associate alle crisi epilettiche includono antistaminici da banco, antidepressivi soggetti a prescrizione medica, antidolorifici e cannabinoidi sintetici illegali. Molti di questi farmaci sono comunemente presenti nelle case e, sebbene utili se assunti correttamente dagli adulti, possono avere effetti devastanti nei bambini che li ingeriscono accidentalmente o per curiosità.

I dati evidenziano un forte incremento dei casi tra i bambini e i ragazzi di età compresa tra i 6 e i 19 anni, con una crescita che si è rivelata doppia nell’arco dei quindici anni. Anche tra i più piccoli, quelli sotto i sei anni, l’aumento è stato del 45%, un dato che desta particolare preoccupazione per la fragilità fisica e neurologica di questi soggetti.

La vulnerabilità dei più giovani

Il dottor Conner McDonald, della Scuola di Medicina dell’Università della Virginia, ha sottolineato che la crisi epilettica rappresenta uno dei sintomi più gravi in caso di avvelenamento, e che i bambini sono particolarmente esposti a questo rischio. Il loro organismo, infatti, non è in grado di metabolizzare efficacemente molte sostanze che per un adulto non risulterebbero letali, rendendo anche piccole dosi potenzialmente pericolose.

Uno degli elementi chiave alla base di questo fenomeno è l’accessibilità domestica a farmaci e sostanze pericolose. Spesso conservati in armadietti facilmente raggiungibili o lasciati incustoditi, molti medicinali finiscono per essere ingeriti dai bambini in modo accidentale. Anche la diffusione di sostanze illegali o di sintesi, sempre più presenti in ambito familiare o scolastico, ha contribuito a rendere più frequenti questi episodi.

Farmaci ai bambini - fonte pexels - palermolive.it
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La necessità di campagne di prevenzione

Alla luce dei risultati dello studio, gli esperti raccomandano l’adozione di campagne di informazione e prevenzione rivolte ai genitori e agli educatori. Sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di conservare i farmaci in luoghi sicuri e inaccessibili, così come monitorare il comportamento degli adolescenti, può rappresentare un primo passo per invertire questa tendenza allarmante.

Il raddoppio dei casi di crisi epilettiche nei bambini e negli adolescenti rappresenta un serio problema di sanità pubblica negli Stati Uniti. Se non affrontato con strategie coordinate tra medici, istituzioni e famiglie, rischia di aggravarsi ulteriormente. Lo studio dell’Università della Virginia lancia dunque un appello urgente alla responsabilità collettiva, affinché si protegga il benessere e la salute delle nuove generazioni.