Palermo adotta l’Urban J Quintet

Urban J Quintet e il crowdfunding andato a buon fine.
Questa è una bella storia, una storia palermitana, di quelle che succedono abitualmente in tutto il mondo, a Palermo meno abitualmente, ma è successo. È la storia del gruppo musicale Urban J Quintet, capitanato da Mario Caminita, che non smette le vesti di DJ ma le allarga a quelle di musicista, e insieme a lui Federico Mordino alle percussioni, Luca La russa al basso e i fratelli Andrea e Marco Ardizzone, rispettivamente tromba e sax.

La loro musica appartiene a quel filone contemporaneo del Neosoul e dell’ RnB, ma è anche pregna di sfumature Jazz con influenze Afro ed Acid Jazz. Insomma musica suonata, e suonata con il cuore. E sì, perché il cuore ha sempre un ruolo importante nella vita, ancor più nella musica. Così, circa tre mesi fa gli Urban J Quintet, dopo qualche concerto e tanti brani composti, decidono di realizzare il loro primo album e per farlo si affidano al CROWDFUNDING, praticamente una raccolta di fondi attraverso i social e i contatti diretti con amici, conoscenti e amanti della musica. Raccolta fondi? A Palermo??? Ma chi vuoi che ti dia soldi per fare la tua musica? Questo genere di risposte non sono mancate, ma la fiducia posta dai cinque nel progetto era tale e tanta che evidentemente ha sommerso quel piccolo alone di dubbio e “scuntintizza” che ogni tanto si percepisce in città.

Infatti già dalla prima settimana sono cominciati i primi timidi contributi, chi per un CD chi per un CD e due T SHirt, insomma pian pianino, settimana dopo settimana la cerchia dei sostenitori si allargava. Certo, dietro c’è un lavoro duro, ed è quello di chiamare, scrivere rompere anche un po’ per l’insistenza, ma se credi in quello che fai e sei sicuro di poter consegnare un prodotto di livello, perché dovresti aver timore di chiedere? E così è stato. E mentre passa il tempo e crescono i contributi, c’è qualcuno che alza l’asticella, e chiama i ragazzi per dire che crede molto nel progetto e versa un contributo CONGRUO! Va detto che in un crowdfunding ogni contributo, di qualunque entità è benedetto e va sempre considerato come un atto di stima oltre che di sostegno e per tanto merita tutto il rispetto. 

Certo, bisogna anche raccontare che tra questi congrui contributi ce ne sono stati alcuni moooolto congrui, e tra questi spicca quello che corrisponde al massimo contributo previsto dal crowdfunding, ovvero 1000€ Sì, esattamente mille euro a sostegno del progetto. Potete immaginare lo stupore ela gioia di tutto il gruppo. Sono passati i tre mesi previsti, e grazie a chi ha versato 5, così come 10, 50, 100, 300 e 1.000 euro l’obiettivo è stato raggiunto, e gli Urban J Quintet potranno finalmente entrare in studio per registrare il loro primo album, grazie a quei tanti palermitani che con adeguata sensibilità hanno permesso che un’idea si trasformasse in qualcosa di concreto. Qual è la morale di questa storia? La morale è che se qualcuno ti dice qualcosa di brutto sui palermitani, e tu sei palermitano, sai quanto c’è di vero e quanto no. Di sicuro è vero che i palermitani hanno un gran cuore, ed è grazie a loro se gli Urban j Quintet potranno pubblicare il loro primo album dal titolo “Release”

Mario Caminita

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Published by
Redazione PL