ULTIM’ORA TRASPORTO PUBBLICO, da domani tutti i pensionati sanzionabili | Sali sull’autobus e 100€ li affibbiano in automatico

autobus (pexels) - palermolive
Un gesto innocente, una chiacchiera all’autista o un biglietto dimenticato… e la sanzione scatta. Ecco cosa sta succedendo davvero.
La scena è familiare a molti: un autobus affollato, un passeggero sale, cerca un posto, si rivolge brevemente all’autista per un’informazione. Pochi secondi, una frase gentile, magari un saluto. In teoria, un normale momento di umanità. In pratica, però, quel gesto può costare caro.
Nel mondo del trasporto pubblico, soprattutto in Italia, le regole esistono e sono spesso ignorate. Ma ora stanno cambiando le cose. Controlli più serrati, multe immediate, meno tolleranza. Si parla già di “tolleranza zero” sui mezzi pubblici, soprattutto per chi non conosce le regole o, peggio ancora, le sottovaluta. E tra le categorie più colpite ci sono proprio gli anziani, spesso poco informati e facilmente sanzionabili per leggerezze all’apparenza innocue.
Sì, perché parlare con l’autista, salire senza biglietto, poggiare una borsa sul sedile accanto o anche solo sporcare accidentalmente può trasformarsi in una multa salata. Non è questione di cattiva volontà, ma di una normativa chiara, precisa, e ora applicata con rigore.
In alcune regioni italiane, tra cui la Puglia, l’applicazione della Legge Regionale n° 18 del 2002 e della Legge 689 del 1981 ha reso il trasporto pubblico un terreno minato per chi non è aggiornato.
Sali, siediti, non parlare: il nuovo galateo sui mezzi pubblici
La sanzione più frequente resta quella per chi viaggia senza un valido titolo di viaggio. Secondo l’art. 32 della Legge Regionale 18/2002, l’ammenda è di 100 euro, ridotta a 50 se pagata entro 30 giorni dalla notifica. Ma non è l’unica. Anche piccoli comportamenti quotidiani possono costare cari.
Chi occupa più di un posto, blocca i passaggi, distrarre l’autista o ostacola il suo lavoro è soggetto a una sanzione di 55 euro. Altri comportamenti considerati sanzionabili includono:
- Sporgersi dai finestrini o gettare oggetti: 100€
- Sporcare o danneggiare l’autobus: 100€
- Fumare, cantare, fare rumore o disturbare: 100€
- Trasportare sostanze pericolose: 150€
- Azionare dispositivi di emergenza senza motivo: 250€
La legge è chiara e ogni infrazione, se non sanata entro 30 giorni, viene seguita da un’ordinanza-ingiunzione da parte del direttore dell’impresa di trasporto, pubblica o privata.
Il caso limite: una parola all’autista può costarti 55 euro
Tra gli articoli più discussi, il famigerato Art. 8 del Regolamento di Vettura: è vietato distrarre, impedire od ostacolare l’autista nell’esercizio delle sue funzioni. Tradotto? Anche una semplice domanda all’autista può rientrare nei comportamenti sanzionabili. E la multa è di 55 euro. Il motivo è semplice: garantire la sicurezza e la concentrazione alla guida. Ma nel concreto, questo genera spesso confusione e fraintendimenti.
Molti passeggeri – soprattutto anziani – si rivolgono all’autista per sapere dove scendere, quale linea prendere o semplicemente per chiedere conferma della fermata. Ma ora questo gesto può essere interpretato come interferenza, e il verbale non perdona. Le multe, anche in questi casi, sono riducibili del 50% se pagate entro 30 giorni, ma il danno è fatto.