ULTIM’ORA REGIONE SICILIA, un tuffo in queste acque ti costa 13.000€: la multa che ti rovina l’estate | Ti prendono con le braghe calate

spiaggia (pexels) - palermolive

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L’estate siciliana è un sogno, ma basta un passo falso per trasformarla in un incubo da migliaia di euro.

L’acqua è cristallina, il sole batte forte, e lo snorkeling nelle cale più suggestive della Sicilia sembra il modo perfetto per godersi la vacanza. Ma quello che inizia come un’esperienza mozzafiato, può concludersi con una sanzione pesantissima.

Negli ultimi anni le sanzioni nelle aree marine protette sono aumentate drasticamente. Le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli, soprattutto nei mesi estivi, e molti turisti vengono multati anche solo per essersi immersi in zone interdette.

La maggior parte delle persone ignora che determinate aree della Sicilia sono soggette a vincoli ambientali molto severi. In questi luoghi, le attività umane sono rigidamente regolamentate per preservare flora, fauna e paesaggi naturali.

Basta poco: un’immersione troppo vicina alla costa, un’escursione improvvisata in calette isolate, oppure una nuotata dentro una zona protetta… ed ecco che si rischia fino a 13.000 euro di multa. Non importa se non c’erano cartelli: in molti casi, la legge non perdona.

Aree marine sorvegliate: dove non puoi mettere nemmeno un piede

La Sicilia è punteggiata da aree marine protette, vere oasi di biodiversità. Una delle più celebri è la Riserva Naturale dello Zingaro, un paradiso terrestre dove la natura regna sovrana. Qui, anche solo entrare con una maschera da sub in zone vietate può costarti una sanzione salata.

A sorvegliare questi luoghi ci pensano la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, il Corpo forestale regionale e, in certi casi, anche il Corpo Forestale dello Stato. Non si tratta di semplici controlli di routine: ci sono droni, pattugliamenti in mare e squadre mobili che intervengono al minimo sospetto.

spiaggia (pexels) - palermolive-2
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Fare snorkeling? Solo se sai dove. Altrimenti paghi caro

Snorkeling, kayak, immersioni: attività innocue? Non nelle aree protette. Lì sono vietate la raccolta di specie marine, l’uso di attrezzature invasive, la navigazione a motore e qualsiasi comportamento che possa danneggiare l’ambiente. Anche chi non sa di infrangere la legge può essere multato.

Chi viola consapevolmente i vincoli rischia l’arresto fino a sei mesiil sequestro dell’attrezzaturala reclusione in caso di danni ambientali e sanzioni da 103 € a 13.000 €. E in caso di recidiva, le pene si raddoppiano. Se vuoi goderti il mare senza sorprese, informati prima e rispetta la natura. Solo così la tua estate sarà davvero indimenticabile… in senso buono.