ULTIM’ORA MARZAMEMI – Volteggia come un Marlin ma è un enorme squalo bianco: a guardarlo ti pietrifica | ISSATA BANDIERA rossa

squalo (pexels) - palermolive-2

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Il gioiello siciliano si tinge di mistero tra acque cristalline e presenze sorprendenti.

Marzamemi non è solo uno dei borghi marittimi più affascinanti della Sicilia: è un luogo sospeso tra passato e presente, dove il tempo sembra rallentare tra le reti dei pescatori e il profumo di salsedine. Ma negli ultimi giorni, questo angolo di paradiso nel sud-est dell’isola ha catalizzato l’attenzione nazionale per un motivo molto diverso dal turismo o dalla sua celebre tonnara.

Qualcosa di inaspettato è accaduto in mare. Le acque limpide e apparentemente tranquille hanno ospitato una scena che sembra uscita da un documentario, o forse da un racconto mitologico. A pochi metri dalla costa, in pieno giorno, un’ombra massiccia e minacciosa ha turbato la serenità del mare e dei suoi abitanti. Inizialmente scambiato per un pesce vela o un Marlin, quello che ondeggiava appena sotto la superficie si è rivelato tutt’altro.

La segnalazione è arrivata via social, e ha fatto il giro del web in poche ore. A bordo di un gommone, due pescatori dilettanti hanno documentato qualcosa di unico, e forse irripetibile, per le nostre acque. Tanto che, per precauzione, è stata issata la bandiera rossa sulle spiagge più vicine, per scoraggiare la balneazione.

Marzamemi, tra fascino e mistero: il borgo dove il mare racconta

Fondata come piccolo villaggio di pescatori, Marzamemi è oggi uno dei luoghi più amati della Sicilia orientale, un borgo che incanta con i suoi colori pastello, i cortili di pietra, i ristoranti sul mare e l’antica tonnara che conserva intatto il sapore della tradizione.

In estate, Marzamemi si trasforma in un polo turistico di rilievo, attirando migliaia di visitatori con la sua atmosfera rilassata e l’acqua trasparente. È qui che si incontrano barche da pesca e yacht di lusso, tramonti da cartolina e manifestazioni culturali. Ma sotto quella superficie azzurra e immobile, la vita marina continua il suo corso, spesso ignota agli occhi dei bagnanti. E proprio lì, dove la natura sembra essersi fermata, la natura ha stupito tutti.

squalo (pexels) - palermolive
squalo (pexels) – palermolive

Uno squalo Makò a pochi metri dalla costa: lo stupore dei pescatori

Durante una normale uscita in barca, Carlo Bissattini e Gabriele Greco si sono trovati faccia a faccia con uno degli squali più veloci e affascinanti al mondo: il makò (Isurus oxyrinchus). Con una lunghezza stimata di quattro metri, l’esemplare si è avvicinato senza paura al gommone, nuotando in cerchio per alcuni minuti.

Il makò è noto per la sua straordinaria velocità e intelligenza. Può superare i 60 km/h e compiere salti fuori dall’acqua, rendendolo un predatore incredibilmente agile. È imparentato con il grande squalo bianco e ha una colorazione blu metallizzato sul dorso e bianca sul ventre, perfetta per mimetizzarsi nel mare aperto.
Nonostante la sua reputazione, non è considerato una minaccia diretta per l’uomo, ma la sua potenza e curiosità lo rendono un animale da trattare con grande rispetto. Non è solo Marzamemi a stupire. Pochi giorni dopo, nelle acque di Panarea, un gruppo di subacquei naturalisti dell’associazione Mediterraneo, guidati dal ricercatore Francesco Sesso, ha filmato una foca monaca mentre cacciava una murena tra le rocce sommerse. L’avvistamento è straordinario: l’ultimo caso documentato risaliva al 2022.