ULTIM’ORA ENERGIA, addio fasce orarie: col nuovo decreto spendi il doppio per una lavatrice | Ti dissangui a fine mese
Elettricità (Pixabay) Palermolive
Il costo dell’energia è lievitato esponenzialmente negli ultimi anni, occorre fare attenzione. Cosa c’è da sapere.
Negli ultimi anni, il costo dell’energia ha subito un incremento significativo a livello globale, con ripercussioni dirette sulle bollette di famiglie e imprese anche in Italia. Questo aumento è stato determinato da una complessa interazione di fattori economici, geopolitici e ambientali che hanno messo sotto pressione i mercati energetici internazionali.
Una delle cause principali è stata la ripresa economica post-pandemica, che ha portato a un aumento della domanda di energia a livello mondiale. Contemporaneamente, problematiche legate all’offerta, come la riduzione delle forniture di gas dalla Russia a seguito del conflitto in Ucraina, hanno contribuito a far lievitare i prezzi.
Anche fattori ambientali e la transizione energetica in corso hanno giocato un ruolo. Le politiche volte alla decarbonizzazione e all’incremento delle fonti rinnovabili richiedono investimenti significativi e possono influenzare i costi dell’energia nel breve termine.
L’aumento del costo dell’energia è un fenomeno multifattoriale, influenzato dalla domanda globale, da dinamiche geopolitiche, da questioni legate all’offerta di combustibili fossili e dalle politiche di transizione energetica. Questa situazione ha generato una maggiore attenzione verso l’efficienza energetica e lo sviluppo di fonti alternative per mitigare l’impatto economico sui consumatori.
Mercato libero e tutelato
Da quest’anno non esiste più il mercato tutelato per l’energia elettrica e il gas per i clienti non vulnerabili; è rimasto attivo solo il mercato libero. Nel mercato tutelato, le condizioni economiche e contrattuali erano stabilite dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), garantendo una certa stabilità dei prezzi, aggiornati periodicamente.
Il passaggio al mercato libero significa che i consumatori devono ora scegliere un fornitore tra le diverse compagnie presenti sul mercato, ognuna con le proprie offerte e tariffe, che possono essere a prezzo fisso o variabile. Questo offre la possibilità di selezionare l’offerta più adatta alle proprie esigenze di consumo.
Le fasce orarie
La convenienza di un contratto a fasce orarie per l’energia elettrica dipende significativamente dalle abitudini di consumo. Se si concentra l’utilizzo degli elettrodomestici energivori (lavatrice, lavastoviglie, forno) nelle fasce orarie più economiche (generalmente serali, notturne e nei fine settimana), un contratto a fasce può portare a un risparmio sulla bolletta.
Tuttavia, se il consumo è distribuito uniformemente durante la giornata, o concentrato nelle fasce diurne, un contratto senza fasce orarie, con un prezzo dell’energia costante indipendentemente dall’orario, potrebbe risultare più conveniente e semplice da gestire, evitando la necessità di programmare l’utilizzo degli elettrodomestici.