ULTIM’ORA – Casa gratis se trasferisci la residenza qui, 15.000€ subito tuoi per il disturbo | Ti accolgono sul tappeto rosso

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Mentre in tutta Europa gli affitti schizzano alle stelle, un piccolo comune ha deciso di fare il contrario: ti paga per andare a viverci.
Trovare casa è diventato, ormai, un’impresa. Non solo nelle grandi città: anche nei centri medi e piccoli, i costi degli affitti sono aumentati con ritmi insostenibili. Secondo gli ultimi dati Eurostat, l’Italia è tra i Paesi dove l’incidenza dell’affitto sul reddito netto delle famiglie ha superato il 40% per oltre un terzo degli inquilini under 35. E nei principali capoluoghi europei, da Milano a Barcellona, da Berlino a Parigi, il trend è simile: stipendi fermi, affitti alle stelle.
L’acquisto di un immobile, poi, è un sogno per pochi. L’accesso ai mutui si è fatto più rigido, le banche chiedono garanzie sempre più stringenti, e i tassi restano elevati. Il risultato? Giovani adulti costretti a restare in casa con i genitori, famiglie che si spostano in periferia, lavoratori pendolari sempre più stanchi. La crisi abitativa non è più un’emergenza: è una realtà strutturale, con effetti a catena sull’occupazione, sulla natalità e sul benessere psicologico.
In risposta a tutto questo, nascono soluzioni alternative. Co-living, cohousing, affitti calmierati da cooperative, case popolari con bandi a punti. Ma c’è chi ha scelto una strada ancora più radicale: offrire la casa gratis. Sì, davvero. E con un contributo iniziale da 15.000 euro. Dove? Non in Islanda, né in una landa sperduta dei Balcani. Ma nel cuore della Spagna.
Castellolí: il villaggio che ti paga per viverci
Castellolí, un minuscolo comune di 651 abitanti nella provincia di Barcellona, ha deciso di fare qualcosa che nessun’altra città nei dintorni ha mai fatto. Offrire, senza canone di affitto, una casa e un locale commerciale a chiunque sia disposto a trasferirsi e aprire un’attività. E in più, un contributo economico a fondo perduto di 15.000 euro per rimettere in sesto il locale, acquistare attrezzature e lanciare il progetto.
L’obiettivo è semplice e ambizioso: riportare vita in un paese che, negli ultimi anni, ha visto svuotarsi le strade, chiudere i negozi, invecchiare la popolazione. Oggi in paese resistono soltanto una panetteria e una farmacia. Troppo poco per i bisogni quotidiani degli abitanti, molti dei quali anziani. Il Comune ha deciso così di intervenire direttamente con un’iniziativa concreta, pratica, lontana dai proclami.
Casa, lavoro e futuro: basta candidarsi
Il progetto ruota attorno all’edificio storico di Cal Peret, un immobile su due piani in Avenida Unió, in pieno centro. Il piano terra è destinato all’attività commerciale, mentre il primo piano ospita l’abitazione. Il tutto, a costo zero di affitto. L’unica condizione? Occuparsi della manutenzione della casa secondo il modello della masovería urbana, cioè vivere e prendersi cura dell’immobile in cambio del suo uso.
Chi può candidarsi? Chiunque. Non ci sono limiti di età, provenienza o esperienza. C’è solo una richiesta: che il negozio proponga prodotti locali a chilometro zero, come pane, formaggi, conserve, ortaggi o salumi del territorio. Il Comune valuterà i progetti in base alla sostenibilità, alla qualità dell’offerta e alla coerenza con il tessuto agricolo della zona. Le candidature devono essere inviate tramite il sito castelloli.cat entro il 9 luglio alle ore 14:00. Un’opportunità rara, concreta, a meno di un’ora da Barcellona. Un’iniziativa che mette insieme casa, lavoro e comunità. E che, forse, può diventare un modello replicabile anche altrove.