UFFICIALE SALVINI – AUTOSTRADE: Piazzole vietate, ti fermi e 444€ li scalano in automatico dal conto | Le telecamere vedono subito
Auto ferma in piazzola - fonte video- palermolive.it
Se ti fermi in una piazzola rischi di prendere una multa anche se non stai facendo niente, attenzione a questo gesto
L’estate in Italia sta toccando picchi di calore sempre più estremi, con ondate di caldo che non danno tregua a molte città. L’aumento delle temperature porta sempre più spesso il numero delle città “rosse” ad aumentare. In questo contesto, accendere l’aria condizionata in auto può sembrare l’unico modo per trovare sollievo, ma non sempre è consentito dalla legge.
Molti automobilisti non sanno che tenere il motore acceso mentre l’auto è ferma per rinfrescare l’abitacolo con l’aria condizionata può costare molto caro. Il Codice della Strada, infatti, vieta espressamente questa pratica. L’articolo 157, comma 7-bis, stabilisce che durante la sosta del veicolo è vietato mantenere acceso il motore per far funzionare l’impianto di climatizzazione. Le sanzioni previste sono salate e vanno da un minimo di 223 euro fino a un massimo di 444 euro.
Per capire quando si rischia la multa è fondamentale distinguere tra tre concetti del Codice della Strada: sosta, fermata e arresto. La sosta implica l’interruzione della marcia per un periodo prolungato, con la possibilità che il conducente si allontani dal veicolo. In questi casi, è obbligatorio spegnere il motore. Diverso è il caso della fermata, che è temporanea e finalizzata per esempio alla salita o alla discesa di passeggeri. Ancora differente è l’arresto, che avviene in caso di traffico o semafori. In queste due ultime situazioni, l’aria condizionata può rimanere accesa senza violare il regolamento.
Il divieto di tenere acceso il motore durante la sosta ha una motivazione ben precisa: la riduzione dell’inquinamento atmosferico. I motori accesi a vuoto emettono anidride carbonica e altri gas nocivi, inquinando l’ambiente e contribuendo al surriscaldamento climatico. Questo è particolarmente vero per i veicoli più vecchi, che emettono quantità maggiori di sostanze inquinanti. Anche se il caldo è opprimente, la normativa mira a tutelare il bene collettivo, ovvero la qualità dell’aria.
Un problema accentuato dalle ondate di calore
Nei giorni in cui le temperature superano i 35 gradi, trovare un momento di refrigerio sembra un’esigenza fondamentale. Tuttavia, anche in queste condizioni estreme, il rispetto delle regole è richiesto. Chi viene sorpreso con il motore acceso durante una sosta rischia comunque la multa, anche se sta semplicemente aspettando qualcuno o si trova in un parcheggio all’ombra. La legge non fa distinzioni sulla base delle temperature registrate.
Nonostante la rigidità del regolamento, molti automobilisti sperano nella comprensione delle forze dell’ordine durante le giornate di caldo record. Tuttavia, non è detto che gli agenti decidano di chiudere un occhio. Alcuni potrebbero applicare la norma alla lettera, comminando la sanzione prevista senza considerare le condizioni climatiche eccezionali. Per questo motivo, è importante essere informati e comportarsi in modo consapevole per evitare brutte sorprese.
Un provvedimento attivo da anni ma spesso ignorato
La norma che vieta di lasciare il motore acceso durante la sosta per far funzionare il condizionatore non è una novità. È stata introdotta nel 2007, poi modificata nel 2010 e successivamente aggiornata negli importi delle multe nel 2014 e ancora ad aprile 2022. Nonostante ciò, molti automobilisti sembrano non conoscerla o sottovalutarla, specie durante l’estate, quando il caldo mette a dura prova la pazienza di chiunque.
La tentazione di lasciar acceso il motore per avere un po’ di sollievo è forte, ma è necessario ricordare che ci sono regole da seguire. L’aria condizionata può essere una salvezza mentre si è in marcia, ma non giustifica comportamenti contrari alla normativa quando l’auto è ferma. In un’estate da bollino rosso, la prudenza e la conoscenza delle regole sono l’unico modo per evitare problemi.