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Ucraina: morti e feriti si contano a centinaia, i russi sono vicini a Kiev

Continua l’offensiva delle truppe russe che hanno invaso l’Ucraina, e nel Paese si è vissuta la seconda notte di paura e di combattimenti. Dopo aver conquistato anche la centrale di Chernobyl, dove, a quanto pare, i russi hanno preso in ostaggio lo staff del sito, le truppe si avvicinano sempre più a Kiev: sarebbero a 32 chilometri. Come ha riferito la Cnn, nelle ultime ore la capitale è stata colpita con missili balistici o da crociera. Si sono sentite due forti esplosioni nel centro della città e una terza forte esplosione a distanza. Secondo il presidente Zelensky, “sabotatori” sarebbero già entrati a Kiev con l’obiettivo di colpire lui e la sua famiglia. E, al termine della prima giornata di combattimenti, afferma che c’è già un bilancio provvisorio di almeno 140 vittime fra “militari e civili”, e più di 300 persone ferite.

KIEV ASSEDIATA, POTREBBE CADERE MOLTO PRESTO

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha denunciato “orribili” attacchi con missili dei russi su Kiev. «L’ultima volta che la nostra capitale ha subito qualcosa di simile è stato nel 1941, quando è stata attaccata dalla Germania nazista. Intanto la capitale, Kiev, è assediata dai militari russi». L’intelligence Usa prevede che la più importante città ucraina possa cadere molto presto. Migliaia di cittadini fuggono, o cercano riparo anche nelle stazioni della metropolitana, mentre le sirene suonano. Nel frattempo, nel campo di battaglia i bombardamenti sono andati avanti, e l’offensiva di terra di Mosca ha ridotto al minimo le capacità di difesa dell’esercito e dell’aviazione ucraini. Mezzi e uomini di Putin sono riusciti a spingersi all’interno del Paese da più direzioni, penetrando da nord fino alle vicinanze di Kiev, l’obiettivo principale dell’avanzata russa. Colpite nelle ultime ore anche Kramatorsk, Kharkiv, Mariupol, Odessa e Leopoli.

IL CONSIGLIO EUROPEO HA DECISO LE SANZIONI

Nella notte si è riunuto il Consiglio europeo straordinario. I Paesi membri hanno deciso nuove, pesanti sanzioni contro le banche russe. La presidente Von de Leyen ha dichiarato: «Colpiremo il 70% del mercato finanziario russo. Putin deve fallire e fallirà». Il presidente francese Macron ha annunciato altre misure contro singoli cittadini russi: «Putin ha scelto la guerra invece del negoziato. Zelensky lo ha cercato, ma Putin non ha più intenzione di parlare con lui. I Paesi del G7 hanno chiesto a Mosca di “fermare il bagno di sangue”, mentre la Nato ha confermato di aver rafforzato la presenza militare nei Paesi di confine dell’Alleanza Atlantica nell’Est Europa, ma non ci sarà “dispiegamento delle nostre truppe in Ucraina».

E mentre continuano ad arrivare dichiarazioni di condanna nei confronti dell’iniziativa di Putin, il presidente Usa, Joe Biden, ha annunciato nuove sanzioni contro Mosca e non esclude sanzioni personali contro il capo del Cremlino.

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Pippo Maniscalco