Suarez alla Juve? Organizzata truffa per fargli ottenere la cittadinanza italiana

Nella trattativa per il  trasferimento di Luis Suarez dal Barcellona  alla Juve, era inclusa una clausola:  il giocatore uruguaiano avrebbe potuto  accedere alla corte di Pirlo solo se poteva essere considerato cittadino comunitario. La moglie del “pistolero” è figlia di un cittadino  di origini friulane, e quindi è in possesso del  doppio passaporto. Ma questo non è stato sufficiente, perché per la serie A italiana in questi casi occorre  avere anche un diploma di certificazione di conoscenza della lingua italiana

ESAME ALLA UNIVERSITÀ PER STRANIERI DI PERUGIA

Quindi,  per fare  completare a Suarez l’iter burocratico e ottenere  il passaporto del nostro Paese, la Juventus ha organizzato la prova alla Università per Stranieri di Perugia, dove il giocatore del Barcellona  ha sostenuto e superato l’esame di italiano. Ed ha ricevuto il diploma di certificazione di conoscenza della lingua italiana  di  livello ‘b1′. Cioè di un livello intermedio, che racchiude però tutte e quattro le abilità: produzione orale e scritta e comprensione, anche questa orale e scritta.

ESAME SUPERATO CON UNA TRUFFA

Tutto a posto? Assolutamente no. Un’inchiesta delIl Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Perugia ha accertato che l’esame di Luis Suarez per ottenere la cittadinanza (non ancora concessa) è stato superato grazie a una truffa. I militari delle Fiamme Gialle stanno acquisendo la documentazione nell’università del capoluogo umbro e notificando una serie di avvisi di garanzia. Dalle indagini è emerso che gli argomenti della prova d’italiano sostenuta da Suarez erano stati concordati prima e i punteggi assegnati prima ancora dello svolgimento della prova. Tra gli indagati ci sono la rettrice dell’Università per Stranieri di Perugia Giuliana Grego Bolli e il direttore generale Simone Olivieri. Il calciatore invece non risulta invece coinvolto nell’inchiesta. 

LA PROVA È DURATA MEZZ’ORA

A quanto pare Luis Suarez ha superato questo esame per il conseguimento del diploma di lingua italiana livello B1 in mezz’ora. Ha viaggiato a  bordo di un jet privato partito dalla Spagna verso le 13, ed è arrivato intorno alle 15 al Centro per la valutazione e le certificazioni linguistiche dell’Università per Stranieri di Perugia. Ha certamente impiegato un tempo di valutazione minimo, dato che alle 16 aveva già finito le prove. Nel sito dell’Università è scritto che  il test può durare anche 2 ore e mezza tra parti scritte e orali. Comunque, per la cronaca,  l’affare fra la Juventus e il Barcellona non è andato in porto, ma solo  perchè i bianconeri hanno preferito dirottare su Morata dell’Atletico Madrid.

«DEVE PASSARE: 10 MILIONI A STAGIONE NON POSSONO SALTARE» 

Dalle intercettazioni effettuate emerge l’accomodamento dell’esame, di cui erano a conoscenza anche l’esaminatore Lorenzo Rocca e Stefania Spina, incaricata della preparazione del candidato e dell’organizzazione della sessione d’esame.  “Per dirtela tutta – si legge nello stralcio dell’intercettazione tra un professore e la Spina pubblicate da Repubblica -, oggi ho chiamato Lorenzo Rocca che gli ha detto la simulazione d’esame e abbiamo praticamente concordato quello che gli farà l’esame”. Una mossa necessaria, dato che, sempre secondo la Spina, “non spiccica una parola”. Ai dubbi dell’interlocutore: “con che livello dovrebbe passare?” la risposta della Spina è chiara: “Non dovrebbe, deve.  Passerà, perché con 10 milioni a stagione di stipendio non glieli puoi far saltare perché non ha il B1”. 

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Pippo Maniscalco