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Salvatore, storia di chi non ha mai mollato e vuole vivere: organizzata una raccolta fondi

La vita è una lunga altalena che alterna momenti dolci a momenti amari che molto spesso regala incredibili storie di risalita e d’amore per la vita stessa. Lo sanno bene Salvatore Piacentino, cuoco di 46 anni, e la sua famiglia piombati improvvisamente da marzo in un incubo con poche possibilità di risalita. L’amore e la forza di Salvatore e dei suoi cari hanno cambiato, però, le carte in tavola nella sfida al destino e da qualche mese il quarantaseienne si sta riprendendo la sua vita in mano, col sorriso di chi non ha mai mollato nonostante tutto.

La storia di Salvatore

Salvatore lavorava da quindici anni come cuoco in un noto ristorante di Trapani, “Antichi Sapori”, quando a marzo in un giorno qualunque improvvisamente ha accusato un malore che lo ha costretto al ricovero: una grave meningoencefalite pneumococcica. Un lungo coma e l’amputazione di tutti e quattro gli arti, con i medici dell’ospedale Paolo Borsellino di Marsala che avevano preparato la famiglia di Salvatore al peggio. Poi una mattina il “miracolo”, come lo hanno definito gli stessi dottori: il quarantaseienne si è svegliato tra la felicità e l’incredulità di un’intera comunità che da quando aveva saputo dell’uomo condizioni di salute si era unità attorno a lui e alla sua famiglia, sperando nel miracolo che alla fine è avvenuto.

Per Salvatore è iniziata una lunga fase di riabilitazione, anche molto costosa: il quarantaseienne si trova centro specializzato Ro.GA di Enna, uno dei pochi in Italia a realizzare presidi ortopedici su misura di alta valenza tecnologica. Il ricovero ha un costo di circa 200 euro al giorno, a questo vanno aggiunte le spese  necessarie per abbattere le barriere architettoniche nella sua casa per rendergli la vita in sicurezza tra le mura domestiche.

Avviata una raccolta fondi

Per questo motivo amici, familiari, sanitari e colleghi hanno lanciato una raccolta fondi per aiutare Salvatore e rendere questo “cammino difficile, costoso, ma possibile”, insieme “un po’ più leggero”.

Chi ha organizzato la raccolta ha sottolineato che “Ogni contributo, anche piccolo, sarà un passo verso l’autonomia, verso il ritorno ad una vita il più possibile piena e indipendente. Se puoi, dona. Se non puoi, condividi. Aiutiamo Salvatore a trasformare questa sfida in una storia di rinascita”.

Il percorso di Salvatore sta continuando “nella scoperta di nuovi traguardi” come ha sottolineato la moglie Fiorella. I medici hanno preso i calchi per la progettazione delle mani. “Un mondo nuovo, tante emozioni e soprattutto grande forza di volontà” da parte di Salvatore che ogni giorno con il suo sorriso e la sua storia insegna a tutti cosa vuole dire vivere.

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Published by
Elian Lo Pipero