Per le nuove linee dei tram i soldi ci sono. C’è il finanziamento del governo di circa 730 milioni, di cui 504 subito disponibili e da spendere entro un termine preciso. E c’è anche la delibera di giunta ha dato il via via libera alla progettazione definitiva delle opere previste nella seconda fase del ‘Sistema Tram’. Si procederà per lotti, in base alle reali esigenze della mobilità. Il Comune per l’aggiudicazione dei lavori ha una precisa scaletta di marcia, nella quale è in pole position la tratta E, quella che da viale Croce Rossa arriverà a Mondello, da appaltare entro dicembre. Viene privilegiato quindi il collegamento con la borgata marinara, che consentirà di ridurre drasticamente il traffico veicolare nella spiaggia dei palermitani. Questo consentirà il completamento della pedonalizzazione del lungomare. In affanno invece, per un motivo tecnico non da poco, il progetto della linea D, che connetterà Bonagia alla stazione centrale. Infatti è previsto l’attraversamento del fiume Oreto, e questo richiederà da parte degli organi regionali di controllo i necessari e approfonditi studi e le valutazioni ambientali. Tutto ciò allungherà i tempi della gara.
Come si legge nel Giornale di Sicilia, subito dopo la priorità per la linea E che raggiungerà Mondello, in seconda posizione c’è la linea F (da via Duca della Verdura alla stazione centrale). Poi la G che collegherà anche Sferracavallo e infine la D (dalla stazione D’Orleans a Bonagia). L’ultimo cantiere riguarderà, invece, il parcheggio al Foro Italico.
Nelle settimane scorse, attraverso interlocuzioni con il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità, sono state rimodulate le priorità delle opere per rendere immediatamente operative le linee che garantiscono la migliore efficienza nei trasporti, anche in virtù della connessione alle linee già esistenti.
Quindi si è fatta una scaletta degli interventi più urgenti. Subito in gara la tratta C che unisce il campus universitario di viale delle Scienze, i poli ospedalieri del Policlinico e del Civico e la stazione centrale, chiedendo un necessario approfondimento tecnico per la linea A, quella lungo via Libertà e via Roma, per minimizzare l’impatto sui tessuti storici e monumentali. La gara affidata all’Ati Sis Scpa – Construcciones y Auziliar de Ferr, con sede in Torino vale 402 milioni e 576 mila euro. L’impresa ha 5 mesi per redigere il progetto, con l’apertura dei cantieri prevista per il prossimo gennaio. Nel primo blocco di allungamento delle linee esistenti, c’è poi la B (dalla stazione Notarbartolo a via Duca della Verdura). Ma non solo binari. Il progetto si porta dentro anche i nuovi mezzi che saranno a impatto minore sull’ambiente e senza barriere. Le prime tre tratte si allungano su 24,2 km con al servizio nove nuove vetture e sette parcheggi di interscambio: Don Bosco, De Gasperi, Libertà, Ungheria, Boiardo, Giulio Cesare, e Francia a supporto dei viaggiatori delle tre linee. Lasciare l’auto e andare con i mezzi pubblici per non congestionare il traffico e inquinare meno.