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Tragedia della funivia: la corte israeliana ha emesso la sentenza su Eitan

Nel caso del piccolo Eitan, il bimbo sopravvissuto alla catastrofe del Mottarone e portato in Israele dal nonno, c’è una novità. La giudice Iris Ilotovich-Segal del tribunale di Tel Aviv ha deciso che il bambino deve tornare in Italia. Oggi, lunedì 25 ottobre 2021, è stata emessa la sentenza nel rispetto delle tempistiche stabilite dalla Convenzione dell’Aia su minori sottratti. Secondo la giudice, come riportato da Ansa, «il nonno ha allontanato il bambino dal suo luogo di residenza abituale». Il piccolo Eitan, quindi, dovrà tornare in Italia sotto la tutela della zia paterna Aya Biran.

NON È STATO SPECIFICATO QUANDO

Tuttavia resta da chiarire se il bambino dovrà fare rientro immediatamente, o se l’esecutività della sentenza verrà sospesa in vista del prevedibile ricorso. Questa, infatti, potrebbe essere la mossa al Tribunale distrettuale di Tel Aviv dei legali di Shmuel Peleg, il nonno materno.

LA TRAGEDIA DEL MOTTARONE

Ma ricordiamo chi è Eitan, e l’evolversi degli avvenimenti dalla strage del Mottarone fino a oggi. Nel disastro della funivia il bambino ha perso i genitori, il fratellino Tom di due anni e i bisnonni. Dimesso dall’ospedale Regina Margherita di Torino, dopo il ricovero a seguito dei forti traumi, è stato affidato alla zia paterna Aya Biran, medico 41enne che vive a Travacò Siccomario, in provincia di Pavia, con il marito e due figli. Il bambino si è però trovato successivamente al centro di una contesa familiare tra la zia paterna Aya e la zia materna Gal, che vive in Israele e che ha avanzato la richiesta per l’affidamento.

IL NONNO LO HA PORTATO IN ISRAELE

Poi la decisione del nonno di prelevarlo lo scorso l’11 settembre dalla casa di Pavia, all’insaputa della tutrice. Il nonno, per questo motivo, è indagato in Italia per sequestro di persona. Subito dopo Aya Biran si è rivolta al Tribunale della famiglia di Tel Aviv per il “rientro immediato” in Italia, in base alla Convenzione dell’Aja.

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Pippo Maniscalco