A Terni un buon Palermo porta a casa un punto d’oro: ma manca la ciliegina sulla torta

Il calcio non è una scienza esatta ma spesso i numeri non mentono. E se la casellina dei gol fatti resta bassa, anche i punti in classifica saranno pochi. Se durante la partita non metti la palla in rete, bene che ti vada fai zero a zero. Come oggi a Terni, dove si è visto un buon Palermo dalla porta fino alla trequarti, poi il nulla. L’avversaria era di quelle importanti. La Ternana, infatti, ha una rosa con molti giocatori di categoria superiore, ma la differenza in campo si è vista poco. Tiri in porta a parte, nettamente a favore degli umbri.

SUPER PELAGOTTI, FLOP SARANITI

Per fortuna anche Pelagotti era in giornata sì e in almeno tre occasioni ha salvato il risultato. Ma non si potrà contare, nel prosieguo del campionato, nella buona vena della difesa e del portiere, bisognerà trovare anche la strada del gol. Saraniti non ha convinto. E che non si dica che non gli sono arrivate palle giocabili, perché i traversoni degli esterni rosa sono stati tanti. Peccato che non ci fosse mai il centravanti al posto giusto e al momento giusto. Molto meglio, in fase offensiva, il giovane Rauti che è però una seconda punta. Grezzo, invece, l’altissimo Lorenzo Lucca, che, come diceva una nota canzone di Gigliola Cinguetti, non ha l’età. Troppo poco smaliziato il giovane piemontese per essere la prima scelta di una squadra che punta a traguardi importanti. Lorenzo si ritrova spesso fuori posizione, ha difficoltà a non dare le spalle alla porta quando viene servito, non attacca gli spazi e non ha ancora la cattiveria per spostare gli avversari senza farsi chiamare il fallo. Non perché sia scarso, anzi, il ragazzo mostra ottime potenzialità, ma certi movimenti e certe malizie si maturano con l’esperienza, che Lucca ancora non ha.

MANCA LA CILIEGINA

Il Palermo porta a casa, comunque, un punto d’oro, contro una squadra che è accreditata per la promozione diretta in serie B, grazie anche al buon lavoro, che si comincia a vedere, di mister Boscaglia. Da questa gara vengono fuori indicazioni importanti: è vero che la società ha investito su giovani promesse, su svincolati e su prestiti, ma il materiale su cui lavorare c’è. Manca quella ciliegina sulla torta, l’attaccante, che oggi farebbe dormire a tutti sonni più tranquilli. A calciomercato concluso, senza attaccanti fra gli svincolati di primo livello, per aumentare la “casellina dei gol fatti” non resta che sperare in una crescita repentina di Lorenzo Lucca, nel risveglio di Saraniti o nel mercato di riparazione.

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