“Faccio l’avvocato da 21 anni, nella mia carriera ho visto tanti ricorsi e non mi impressionano. Ho accolto questo mandato con emozione e senso di responsabilità, lo porterò avanti con dedizione assoluta, spirito di servizio nei confronti del governo nazionale, di lealtà nei confronti dell’ente e con eleganza istituzionale”. Così Annalisa Tardino, neo commissario dell’Autorità di sistema portuale della Sicilia occidentale, ha dichiarato incontrando l’ANSA nel suo primo giorno di lavoro.
“Le polemiche non mi interessano, non hanno scalfito la gioia che ho provato per la nomina e non interferiscono per nulla con il lavoro che ho subito avviato. Sono felice di essere qui”, ha aggiunto. Dopo la nomina non sono mancate le polemiche, con tanto di ricorso al Tar annunciato dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, per presunti profili di illegittimità.
“Le polemiche sui giornali mi hanno solo fatto tanta pubblicità a livello nazionale”, ha concluso Tardino.
“L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Palermo, che già in diverse occasioni si era pronunciato a favore di una più stretta correlazione tra le scelte dell’Autorità e le idee dei professionisti, dei portatori di interesse e dei cittadini, esprime preoccupazione sulle modalità con cui si è pervenuti alla nomina dell’onorevole Tardino poiche ‘non c’è stata alcuna concertazione sia con le forze produttive del territorio sia con le forze politiche di governo”. Lo ha detto il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Palermo, Vincenzo Di Dio.
“Preoccupazione che ravvisiamo anche alla luce di quanto previsto dal bando per la richiesta di disponibilità a ricoprire il ruolo, che impone la scelta “tra cittadini aventi comprovata esperienza e qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e portuale”.
“Palermo -prosegue la nota – è città di mare, ma il mare non si vedeva prima della gestione Monti. Molto più spesso Palermo confinava con il suo Porto o meglio con le barriere visibili o invisibili che l’Autorità Portuale aveva, e in parte continua ad avere, posto a sbarramento dell’accesso sul mare.
Oggi, oltre che dal già citato molo trapeziodale, godiamo della visione del mare dal Foro Italico e dalla passeggiata al Molo di S. Erasmo. Dentro le mura del solo Porto di Palermo, che a breve avrà una nuova stazione marittima, sussistono le più diverse realtà: il porticciolo turistico di Villa Igiea, le aree in concessione per i piccoli cantieri, il porticciolo di Villa Florio, i Cantieri Navali, magazzini e depositi, aree di stoccaggio dei containers e delle auto, moli di attracco e attività collegate all’imbarco dei passeggeri, l’area archeologica del Castello a Mare, gli spazi della Cala, gli spazi militari al molo sud, le aree del collettore con le strutture annesse, il grande spazio del Foro Italico e l’approdo di Sant’Erasmo. Senza dimenticare che la stessa Autorità ha, anche, competenze sul porto di Termini Imerese e diversi altri porti al di fuori della Provincia di Palermo. Tutte queste attività dovranno essere gestite con l’autorizzazione, l’assenso, il placet della Autorità Portuale che ne ha a vario titolo: l’organizzazione, la manutenzione, l’amministrazione per le aree di demanio marittimo e la promozione dello sviluppo. Come Ordine -conclude Di Dio- possiamo augurare buon lavoro con riserva di una attenta valutazione delle azioni che la Commissaria intenderà intraprendere”.