Supermercato, se senti questa musica di sottofondo esci subito: lo scontrino raddoppia in un lampo

Supermercato - fonte pexels - palermolive.it
Quando entri al supermercato sei vittima di alcune strategie che gli esperti mettono in atto per farti spendere di più
In un periodo in cui la spesa settimanale per generi alimentari raggiunge spesso le tre cifre per molte famiglie australiane, alcuni esperti hanno svelato le strategie impiegate dai supermercati per spingere i clienti a spendere di più del necessario. Secondo il sito di comparazione Finder, le famiglie australiane spendono in media tra i 78 e i 210 dollari ogni volta che fanno la spesa, una cifra che riflette sì l’inflazione alimentare, oggi al 3,8%, ma anche una serie di tecniche di marketing ben studiate.
La professoressa Nikita Garg della University of New South Wales, esperta di marketing, ha spiegato che i supermercati adottano specifiche strategie per trattenere i consumatori più a lungo all’interno del punto vendita. Prodotti di prima necessità come latte, pane, formaggi e frutta fresca vengono intenzionalmente posizionati lontano gli uni dagli altri, costringendo così i clienti a percorrere l’intero supermercato e aumentando le possibilità di acquisti impulsivi.
Non si tratta solo della disposizione fisica dei prodotti. I supermercati usano anche la musica e altri stimoli sensoriali per influenzare il comportamento dei clienti. Secondo la professoressa Garg, le musiche riprodotte nei negozi sono scelte con attenzione in base all’orario del giorno e alla stagione, con l’obiettivo di regolare la velocità con cui i clienti si muovono tra gli scaffali e, di conseguenza, aumentare il tempo di permanenza e la probabilità di acquisti non programmati.
Un’indagine della KDM Financial ha rilevato che il 64% degli acquirenti fa almeno un acquisto d’impulso durante la spesa. Per evitare questo comportamento, la soluzione è semplice: fare una lista della spesa e attenervisi rigorosamente. La professoressa Garg consiglia anche di valutare con attenzione le offerte prima di approfittarne: “Anche se un prodotto è scontato, chiediti se davvero lo userai tutto in tempo. Se la risposta è no, non è un vero risparmio”.
Promozioni ingannevoli sotto la lente
Le critiche non si fermano al layout dei negozi. Un’indagine condotta dal gruppo di tutela dei consumatori Choice ha evidenziato come molte delle promozioni applicate nei supermercati australiani possano risultare fuorvianti. Secondo il rapporto, un acquirente su quattro ha difficoltà a distinguere se un’etichetta promozionale rappresenti un vero sconto.
Particolare confusione ha suscitato l’etichetta “fino ad esaurimento scorte” usata da Coles, che secondo Choice viene spesso interpretata erroneamente come uno sconto. Similmente, le etichette “prezzo riservato ai membri” e “nuovo” di Woolworths hanno generato malintesi tra i consumatori, molti dei quali non sono riusciti a capire se il prodotto fosse realmente in promozione.
La risposta dei supermercati
Coles ha dichiarato che le sue etichette “fino ad esaurimento scorte” indicano semplicemente la disponibilità limitata di certi prodotti, mentre Woolworths ha affermato di impegnarsi a rendere i prezzi il più chiari possibile, assicurando che cerca di rispettare tutte le normative australiane in materia di consumo. Entrambe le catene riconoscono le difficoltà economiche delle famiglie e sottolineano il loro impegno nel fornire offerte vantaggiose.
Il gruppo Choice ha chiesto un intervento deciso da parte della Commissione Australiana per la Concorrenza e i Consumatori (ACCC), auspicando l’introduzione di uno standard informativo obbligatorio per le promozioni. Solo così, affermano, sarà possibile garantire una comunicazione chiara e trasparente, aiutando i consumatori a fare scelte consapevoli e a riconoscere le vere offerte.