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Successo del “Vasco Rossi” palermitano a “Tali e Quali show” di Carlo Conti

Ieri sera, tra i concorrenti di “Tali e Quali show”, il talent di successo presentato da Carlo Conti, c’era anche il palermitano Ivano Passarello, leader del gruppo “Colpa d’Alfredo Vasco Rossi tribute band”. Ivano gode di una buona notorietà a Palermo e in Sicilia, perché spesso si esibisce, accompagnato dalla la sua band, in concerti organizzati in locali e piazze. E canta canzoni di Vasco Rossi, il più grande rocker italiano. Chi lo ascolta ha davvero la sensazione partecipare ad uno show del rocker di Zocca. Anche ieri sera, sul palcoscenico di “Tali e Quali show”, cantando “Come nelle favole”, una bellissima canzone di Vasco, ha fatto un figurone. Applauditissimo da un folto pubblico. Erano presenti anche gli studenti del “Rock show eventi”, una associazione fondata da Passarello, diventata da un paio di anni una scuola di musica. Alla fine dell’esibizione pubblico e giudici tutti in piedi, per tributargli una standing ovation. Il “Vasco Rossi” di Palermo e stato molto apprezzato dalla giuria della trasmissione, formata da Loretta Goggi, Giorgio Panariello, Cristiano Malgioglio e da Massimo Lopez, nelle vesti di Maurizio Costanzo.

UN OTTIMO QUINTO POSTO

Ivano Passarello, nella classifica generale stilata alla fine della trasmissione, si è posizionato al quinto posto, con 48 punti. Una posizione molto onorevole, considerando che ha potuto disporre solamente dei voti della giuria, e non di quelli che i concorrenti si attribuiscono fra di loro. Tutti quelli che lo hanno preceduto in classifica hanno goduto di punti conferiti dagli altri partecipanti. Il “Renato Zero” vincitore della serata, ne ha avuto addirittura 15 da aggiungere a quelli della giuria. In partico. L’esibizione di Ivano Passarello è stata particolarmente apprezzata da Massimo Lopez, che nella sua classifica lo ha posizionato al secondo posto.  Ivano Passarello a febbraio ha in programma l’uscita di un suo singolo inedito. Saà seguito da un album, intitolato «State bene voi…che a me ci penso io».

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Pippo Maniscalco