Strage di via d’Amelio, Palermo ricorda Paolo Borsellino e gli agenti uccisi dalla mafia

Palermo ricorda la strage di via d’Amelio, dove trent’anni fa persero la vita il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Una ferita ancora aperta nel cuore del capoluogo, così come quella causata dalla strage di Capaci, il 23 maggio di quel sanguinoso 1992.

Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, questa mattina ha preso parte presso il reparto scorte della caserma Lungaro alla cerimonia in memoria dei caduti nel trentennale delle stragi. Qui, alla presenza delle massime cariche dello Stato, il Capo della Polizia Lamberto Giannini ha deposto una corona d’alloro. Poi la messa in Cattedrale, officiata dall’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice.

“Coloriamo Via D’Amelio”

In via D’Amelio il Centro Studi Paolo e Rita Borsellino ha organizzato per la giornata di oggi l’iniziativa  “Coloriamo Via D’Amelio: il 19 luglio per i cittadini di domani”. Un appuntamento che unisce il ricordo alla questione educativa, che assume un’importanza centrale nell’impegno del Centro studi verso le nuove generazioni.

L’evento ha ottenuto il patrocino gratuito della Struttura per la valorizzazione degli anniversari nazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri e gode della partnership del Ministero dell’Istruzione, dell’Università degli Studi di Enna “Kore”, del Polo Bibliotecario di Enna e di numerose associazioni.  Dalle ore 9. 00 fino alle 12.00, dunque, attorno all’albero di ulivo di  via D’Amelio, si sono susseguite testimonianze, letture all’aperto e animazione ludica.

Presente all’evento anche il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.  “Non sto facendo una passerella – ha dichiarato -. Sono venuto qua per i miei ragazzi. Col Centro studi Borsellino lavoriamo insieme tutto l’anno e tutto l’anno vuol dire 365 giorni non una passerella e via” .

Strage di via d’Amelio, Lagalla: “Battaglia per la legalità prosegue con la sensibilizzazione “

Presente anche il sindaco Lagalla. “Oggi celebriamo il ricordo di Paolo Borsellino e dei suoi agenti della scorta, ma anche quello di Giovanni Falcone e di tutte le vittime della mafia e servitori dello Stato che hanno sacrificato la loro vita, come ad esempio Boris Giuliano, il capo della Squadra mobile, del quale proprio dopodomani ricorre l’anniversario della morte. Oggi siamo qui per testimoniare che, dopo quegli anni drammatici, a Palermo è iniziata una battaglia per la legalità che oggi prosegue nell’opera di sensibilizzazione delle giovani generazioni, grazie allo straordinario lavoro che, ogni giorno, i docenti svolgono nelle scuole siciliane”. Così ha dichiarato il primo cittadino.

“Un lavoro portato avanti con grande dedizione che ho avuto modo di apprezzare nei quattro anni e mezzo durante i quali ho guidato l’assessorato regionale all’Istruzione e alla formazione professionale – ha concluso -. A noi, rappresentanti delle istituzioni, spetta testimoniare, con il lavoro quotidiano svolto secondo giustizia, equità ed efficienza, l’adesione a questo messaggio di educazione civile”.

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Redazione PL