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Sopravvive ad attentato ISIS, muore di eutanasia a 23 anni

Shanti De Corte non ha retto al peso di esser sopravvissuta ad un attentato terroristico. La ragazza è morta a soli 23 anni scegliendo l’eutanasia per metter fine ad una grave depressione e ad un disturbo da stress post traumatico che l’attanagliava da quel giorno.

Sopravvissuta ad attentato, si ammala di depressione

Shanti aveva soltanto 17 anni quando è sopravvissuta all’attentato all’aeroporto di Zaventem, a Bruxelees, per mano dei terroristi dell’Isis. Da quel giorno, non è stata più la stessa. Allora adolescente, la ragazza non ha riportato alcuna ferita, ma gli effetti psicologici sono stati devastanti.

Come raccontava lei stessa sui social, soffriva di continui attacchi di panico e depressione. Ha anche tentato il suicidio ben due volte. Fino alla decisione finale, la più difficile, la più sofferta: l’eutanasia.

L’eutanasia in Belgio

In Belgio, l’eutanasia è legale per un individuo che si trova in “una condizione clinica di sofferenza fisica o mentale costante e insopportabile che non può essere alleviata”. Motivo per il quale due neuropsichiatri hanno approvato la richiesta di Shanti. La giovane è morta il 7 maggio scorso circondata dalla sua famiglia.  

In un primo momento la Procura di Anversa aveva aperto un fascicolo, poi archiviato con la conclusione che il protocollo per l’eutanasia era stato rispettato.

Fonte foto: Facebook

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Redazione PL