Simona Cinà è morta per annegamento. Sono i primi esiti dell’autopsia che si è conclusa dopo le 13 all’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Palermo. Non è stato stabilito l’orario del decesso della ragazza di 20 anni trovata priva di vita nel fondo di una piscina di una villa a Bagheria. L’esame autoptico non ha fatto emergere problemi cardiaci della giovane pallavolista.
Per avere i risultati degli altri esami bisognerà attendere 40 giorni, 45 per quelli tossicologici. Nel pomeriggio è arrivato il dissequestro della salma: i funerali saranno alle 12 nella chiesa Madre di Capaci.
“Dall’autopsia è emerso che Simona è morta per annegamento. Per stabilire le cause bisognerà però aspettare i risultati finali. Anche gli esami tossicologici. Gli esiti si conosceranno a fine agosto”, ha detto la cugina Gabriella.
“Quello che bisognerà capire è se questo annegamento è stato causato per un malessere o causato da qualcos’altro – aggiunge la cugina – abbiamo detto che è difficile pensare che una ragazza sportiva che sa nuotare così bene non sia riuscita a salvare, e che anneghi in questo modo in una piscina alta massimo due metri. Dobbiamo quindi sapere se è stata male e poi è caduta in piscina e poi morta per annegamento e perché se ha perso i sensi ed è caduta in acqua. No, abbiamo fiducia nella magistratura e in quello che sta facendo”.
VIDEO – L’intervista alla cugina Gabriella