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Silvio Berlusconi ricoverato al San Raffaele, situazione complessa ma stabile: gli aggiornamenti

Ore di apprensione per Silvio Berlusconi, l’86enne leader di Forza Italia da ieri ricoverato al San Raffaele di Milano, in terapia intensiva. A tarda sera il professore Alberto Zangrillo, lasciando l’ospedale, è stato intercettato dai cronisti ma non ha rilasciato dichiarazioni. “Andate a dormire”, si è limitato a commentare. 

“È stabile, è una roccia. Il suo umore? Il nostro è buono”, ha detto invece Paolo Berlusconi, fratello dell’ex premier, lasciando il nosocomio. “Ce la farà anche stavolta”. La notizia del suo arrivo e di quello dei figli del Cavaliere per un attimo ha fatto temere il peggio. La giornata di ieri ha visto un’altalena di notizie in merito alle condizioni di salute di Silvio Berlusconi: da semplici accertamenti di routine si è passati a problemi respiratori e cardiovascolari. 

Silvio Berlusconi ricoverato, le indiscrezioni sulle sue condizioni  di salute

Berlusconi è arrivato al San Raffaele accompagnato dalla sola Marta Fascina. Era in “affanno respiratorio” ed è stato subito trasferito nel reparto di terapia intensiva per “problemi cardiovascolari”. Un precedente ricovero il 27 marzo lo aveva visto far rientro ad Arcore il 30. Proprio a quel precedente fa riferimento il coordinatore nazionale azzurro, Antonio Tajani: “Parla ed è stato ricoverato perché non era stato risolto il problema precedente”.

Al momento non ci sono bollettini medici ufficiali. Nella serata di ieri è giunta la notizia che di condizioni stazionarie nell’ambito di una situazione complessa, con scarsa ossigenazione nel sangue. Berlusconi, non intubato, era vigile e questo sarebbe stato un ottimo elemento per seguire l’evoluzione della situazione durante la notte. La carenza di ossigeno avrebbe messo sotto stress il sistema cardiovascolare e quello respiratorio, a rischio di infezioni compresa la polmonite che potrebbe complicare il quadro generale.  

La prima notte in ospedale

“Ho parlato questa mattina con il professor Zangrillo”, ha intanto dichiarato stamani il ministro Tajani al Tg1 Mattina. “Ha passato una notte tranquilla”. 

“La notte scorsa bene, le condizioni sono stabili, vogliamo essere ottimisti. Non molla mai”, ha aggiunto. “C’è un solo leader, non ci sono correnti e correntine, capi e capetti”, ha proseguito Tajani, ricordando che “Berlusconi fino all’altro ieri sera ha lavorato” attivamente anche alla “riorganizzazione territoriale” del partito. “Ha fatto alcune scelte sull’organizzazione partito, per dare impulso alla nostra attività”, ha detto il ministro.

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Redazione PL