Economia

Sicurezza sul lavoro, Filca-Cisl: “Non c’è tutela senza prevenzione”

Non c’è sicurezza se non c’è prevenzione nei luoghi di lavoro, nelle scuole, negli edifici e in tutti i luoghi pubblici“. Così ha dichiarato il segretario regionale della Filca Cisl, Paolo D’Anca, durante il presidio degli edili, organizzato dai sindacati in occasione della Settimana europea per la salute e la sicurezza sul lavoro. 

“Ormai – ha proseguito – è diventato il liet motiv di tutte le nostre campagne sindacali per la tutela dei lavoratori; ci auguriamo che si passi presto dalle parole ai fatti, con la previsioni di strumenti strategici e provvedimenti concreti per fermare questa strage quotidiana di vite umane”. 

A Palermo, in piazza Ruggero Settimo, il presidio ha visto la partecipazione dei lavoratori edili di Fillea, Filiale, Feneal. Al termine una rappresentanza ha incontrato il Consiglio Comunale a Palazzo delle Aquile. 

Il sostegno del presidente della Repubblica

“Ribadiamo ancora una volta – ha aggiunto D’Anca – che questi lavoratori sono vittime del dovere e chiediamo alle istituzioni di fare la loro parte, perché è inaccettabile piangere i morti quando è troppo tardi. Oltre alla mobilitazione nazionale chiederemo anche il sostegno del nostro presidente della Repubblica, che ci aveva già dimostrato grande sensibilità confermando la sua presenza  in occasione della Giornata delle vittime del dovere, che purtroppo abbiamo dovuto  annullare per l’emergenza sanitaria”.

“Necessario piano di prevenzione per catastrofi ambientali”

“La prevenzione deve essere l’imperativo di ogni Stato che ha a cuore la tutela dei lavoratori”, ha concluso D’Anca. Non poteva mancare un messaggio di solidarietà per le vittime del maltempo nel Catanese, in occasione del quale il segretario della Filca Cisl ha lanciato un appello.

“Voglio approfittare, in occasione di questa giornata, di esprimere vicinanza e solidarietà alla popolazione catanese. Faccio appello a tutte le istituzioni affinché si preveda un piano di prevenzione strategico di fronte a queste catastrofi ambientali perché ormai bisogna fare i conti con i cambiamenti climatici e non è più possibile che nel 2021 si possa morire per una bomba d’acqua “. 

CONTINUA A LEGGERE

Published by
Redazione PL