Economia

Pasqua e Pasquetta: ecco la lista dei supermercati che chiuderanno

Quella che era una decisione ventilata nei giorni scorsi ha finito per prendere corpo. Per Pasqua e Pasquetta, in Sicilia, i Supermercati rimarranno chiusi. Ciò nonostante non vi sia un’ordinanza che lo disponga. A proclamare lo sciopero dei lavoratori della grande distribuzione per il 4 e 5 aprile sono i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. Gli stessi che sottolineano come “quando si sono dichiarate prioritarie alcune categorie di lavoratori ai fini della campagna vaccinale, non sono stati fatti rientrare i lavoratori del commercio che, proprio in virtù dell’attività essenziale che sono stati chiamati a svolgere anche durante il lockdown, sono tra i più esposti al rischio contagio”.

ECCO QUALI RIMARRANNO CHIUSI

Rimarranno chiusi Crai, Sisa, Decò, Famila, Superconveniente, Il Centesimo, PaghiPoco, Max, Non Solo Cash, Prezzemolo e Vitale, la Coop e la Conad. Chiuderanno a Pasqua, ma saranno aperti con chiusura anticipata per Pasquetta, i Penny Market (fino a mezza giornata) e i Lidl (fino alle 19). Aderiscono alla protesta i grandi marchi della distribuzione non alimentare come Unieuro, Zara, Kasanova e la Rinascente, che rimarranno chiusi.

GLI UNICI A RIMANERE APERTI

Saranno aperti solamente Ard ed Eurospin.

LA PUNTUALIZZAZIONE DI REZZA

Quella degli addetti ai supermercati è una categoria che mi sta molto a cuore perchè sono direttamente esposti al pubblico, però al momento le raccomandazioni che aggiornano il piano vaccinale anti-Covid non prevedono più le categorie, proprio perchè c’era in precedenza stata una lotta tra di esse, ma un criterio per età. Si è cioè deciso di terminare la vaccinazione degli insegnanti, che erano stati scelti come categoria prioritaria insieme alle Forze dell’ordine, ma dopo si è preferito non utilizzare più le categorie ma utilizzare semplicemente il criterio dell’età. Questo anche per accelerare le procedure vaccinali.”

Si punta ora a proteggere soprattutto le persone che sono più fragili dal punto di vista del rischio di finire in terapia intensiva o addirittura di morire. Spero che la soluzione venga ora da una forte accelerazione della campagna vaccinale che faccia sì che nel giro di 2 o 3 mesi – ha concluso – chiunque voglia essere vaccinato possa esserlo”. Così il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza durante la conferenza stampa di ieri sui dati del monitoraggio settimanale.

Published by
Redazione PL