Eventi e spettacolo

Settimana di Contrasto alla Violenza di Genere, METE e OIDUR fanno il pieno di iniziative per la sensibilizzazione

Tanti appuntamenti in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne per METE e OIDUR (Osservatorio Internazionale Diritti Umani e Ricerca), che hanno calendarizzato un’Agenda con varie azioni su territori diversi: Palermo, Vienna, Gela e Roma.

Le due organizzazioni sono impegnate nella tutela dei diritti femminili nazionali e internazionali, dedicando il loro impegno a tutte le donne che subiscono ogni tipo di violenza: psicologica, emotiva, domestica, fisica, economica e digitale (come il Revenge Porn). 

La Settimana di Contrasto alla Violenza di Genere

I giorni scorsi hanno visto un fitto calendario di appuntamenti. Il 24 novembre due conferenze si sono tenute nella città di Gela, in mattinata presso l’Auditorium ‘E. Fermi’ con la partecipazione dell’I.S.S. Ettore Majorana e nel pomeriggio con i Club Services di Gela. Il 25 è stata la volta, in collaborazione con ‘ASD Motoclub The Others’, della II° Edizione del ‘Global Moto Rider’ in sostegno dell’Agenda ‘Donne che Aiutano altre Donne’. Poi la partecipazione al Virtual Talk Session a Vienna di Tatjana Christelbauer – Presidente di ACD, Agency for Cultural Diplomacy per #Females4Futures in collaborazione con ‘Anna Lindh Foundation’.

Il 26 novembre al Teatro Politeama di Palermo si è svolta invece l’iniziativa la ‘Cultura della non Violenza’, mentre domani, martedì 28 novembre, dalle ore 15 presso Sala Tatarella (Camera dei Deputati, Roma), METE, con il Patrocinio di Federfarma, Farmaciste Insieme ed OIDUR, discuterà il Panel ‘Educazione e Consapevolezza al Sexting. Stop al Revenge Porn’. Interverranno per i saluti istituzionali l’On. Eugenia Roccella (Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità), l’On. Carolina Varchi (Segretario di Presidenza – Camera dei Deputati) e Roberto Tobia (Segretario Nazionale Federfarma).

“Un susseguirsi incessante di atti violenti “

“È un susseguirsi incessante di atti violenti – dichiara Giorgia Butera – di donne e giovani ragazze vittime di uomini narcisi, concentrati su loro stessi, svalutando chi sta loro accanto, afflitti da incapace gestione del proprio percorso di vita in relazione a quello altrui. Genere maschile figlio di una cultura patriarcale, che impone loro scettro e corona, non sopportando che una donna possa emanciparsi, affermarsi, e decidere di scegliere per la propria vita. Genere maschile che non accetta la fine di una relazione, ritenendolo un fallimento di tutto, quando in realtà è soltanto un fatto naturale che può capitare con molto facilità”.

“Come si arriva ad episodi fatali? – conclude – Attraverso una filiera di azioni, di soffocamento psicologico, svalutazioni su ogni aspetto della vita, di grida, impedimenti, controllo della persona e manipolazioni sottili”.

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Redazione PL