Dall'Italia

Sequestrato lo “yacht di Putin”: per mantenerlo 72 milioni di euro al mese

.Nel porto toscano di Marina di Carrara è stato bloccato e congelato dalla Guardia di Finanza un superyacht di 140 metri, del valore di circa 700 milioni di dollari. La grande imbarcazione, anche se non ci sono conferme, apparterrebbe a Vladimir Putin e si trova nel cantiere di lusso The Italian Sea Group S.p.A. Secondo quanto riportato dalle forze dell’ordine, le ricerche hanno evidenziato la presenza di «significativi collegamenti economici e di affari con soggetti di spicco del governo russo e con altri soggetti sottoposti alle sanzioni dall’Unione europea». Lo yacht di lusso è quindi stato sequestrata in nome delle sanzioni che l’Italia ha adoperato contro la Russia. Ma c’è il rovescio della medaglia: il nostro Paese dovrà infatti sostenere i costi per la manutenzione dell’imbarcazione.

LE SPESE PER LO YACHT SONO SOSTENUTE DALL’AGENZIA DEL DEMANIO

Ed è una spesa non indifferente. A confermarcelo è un esperto in materia che da anni lavora nella nautica di lusso: «Lo Stato dovrà provvedere alle spese di mantenimento del superyacht». Il decreto legislativo infatti parla chiaro e disciplina tutta la procedura, la custodia, la gestione e l’amministrazione delle risorse congelate: “Il compito spetta all’agenzia del demanio in base alla relazione trasmessa dalla Guardia di Finanza. Per quanto riguarda le spese, l’articolo 12, prevede che quelle necessarie per la conservazione e l’amministrazione dei bene siano sostenute appunto dall’agenzia del demanio”. In pratica, lo Stato che sequestra un bene è obbligato a non farlo deprezzare.

SOLO PER LAL MANUTENZIONE 5,5 MILIONI AL MESE

«Nello specifico – ha detto continua l’esperto – lo yacht Scheherazade è un colosso sia di dimensioni, sia a livello economico e di conseguenza i costi di manutenzione sono molto alti. Un conto molto salato trattandosi di 140 metri di barca con le seguenti caratteristiche: 6 ponti, due piattaforme di atterraggio, motori di ultima generazione in grado di arrivare a 20 nodi, un cinema, sale giochi, una piscina, interni ricoperti d’oro e una serie di sistemi di sicurezza molto avanzati. Questo tipo di imbarcazione hanno un equipaggio di quaranta persone. Per capire, quindi, quanto costerà la manutenzione di tale imbarcazione – ha proseguito il tecnico – si deve considerare una spesa annua di circa il 10% del valore dello yacht». Quindi, se il valore dello Scheherazade si aggira, in euro, intorno ai 660 milioni di euro, è verosimile affermare che solo per la manutenzione base annua che lo Stato italiano dovrà coprire, la spesa sarà di 66 milioni, che equivalgono a 5 milioni e mezzo di euro al mese».

OLTRE LA MANUTENZIONE CI SONO GLI STIPENDI DELL’EQUIPAGGIO

«Alla manutenzione base ci sono altri costi da aggiungere: gli stipendi dell’equipaggio e le tasse di Marina. Queste, in media, hanno una spesa annua per i superyacht di 295mila euro”. Si arriva così ad almeno altri 24.500 euro al mese. E non solo. «Sui costi per l’equipaggio, si può dire che in questo tipo di yacht il costo per il solo capitano, che è un senior master e cioè ha almeno 10 anni di esperienza, si aggira – per le dimensioni dello yacht in questione – a uno stipendio mensile sicuramente superiore ai 20 mila euro. Lavorare su uno yacht del genere – ha spiegato  ancora l’esperto –,  presuppone una vita molto rigida. E non ha niente a che vedere con l’immagine comune che abbiamo dei marinai. E poi ci sono lo chef, il primo ufficiale e il capo ingegnere, lo chief steward, il marinaio, il mozzo e tutti i ruoli intermedi. Come aiuto cuoco, secondo e terzo ufficiale, ingegnere più basso e steward semplici. Stipendi, in media, di 10mila euro al mese cadauno. Essendo, quindi, 40 gli uomini e le donne dello Scheherazade, solo per l’equipaggio il conto da saldare è di 400mila euro al mese».

Calcolatrice alla mano, i costi totali dello yacht ormeggiato nel cantiere toscano costerebbe allo Stato Italiano quindi una cifra, arrotondata per difetto, di 72 milioni di euro l’anno. Cioè 5,9 milioni di euro al mese o 199mila euro al giorno. (Foto Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0).

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Redazione PL