Scoperto smartphone di 1000 anni con scritte in arabo e greco antico | Funziona ancora oggi ed è meglio del tuo telefono
Preistoria (Pexels) Palermolive
Incredibile scoperta che mette in luce quanto anche il mondo antico fosse avanzato tecnologicamente. Cosa c’è da sapere.
Nel mondo antico, contrariamente a una percezione comune di arretratezza, esistevano diverse invenzioni ingegnose che, sebbene non paragonabili alla complessità delle tecnologie moderne, dimostrano una notevole capacità di innovazione. Queste invenzioni spaziavano da strumenti pratici per la vita quotidiana a dispositivi più sofisticati.
Un esempio significativo è rappresentato dalle macchine d’assedio utilizzate in ambito militare, come catapulte e baliste, capaci di scagliare proiettili pesanti contro le fortificazioni. Queste macchine, basate su principi di leva e torsione, richiedevano una notevole conoscenza della meccanica.
Nel campo della misurazione del tempo, gli antichi avevano sviluppato la clessidra ad acqua e la meridiana, strumenti ingegnosi che sfruttavano principi fisici elementari per scandire il passare delle ore. Anche nel settore delle costruzioni, le tecniche sviluppate dagli Egizi per la costruzione delle piramidi testimoniano un’avanzata capacità ingegneristica.
È interessante notare come alcune invenzioni avessero scopi più ludici o “teatrali”. Ad esempio, Erone di Alessandria nel I secolo d.C. progettò diverse macchine ad aria compressa e a vapore, tra cui fontane automatiche e persino una rudimentale “macchina a vapore”, dimostrando una precoce comprensione di principi termodinamici.
Invenzioni sorprendenti
Nel corso delle scoperte archeologiche, sono emerse alcune invenzioni del passato il cui funzionamento preciso rimane ancora oggi un enigma. Questi oggetti testimoniano un livello di ingegnosità sorprendente per l’epoca in cui furono realizzati, ma la mancanza di documentazionene rende difficile la comprensione meccanica.
Due esempi emblematici sono il meccanismo di Anticitera e la batteria di Baghdad. Il meccanismo di Anticitera, risalente al I secolo a.C., è un complesso dispositivo a ingranaggi che sembrava in grado di calcolare i movimenti celesti. La batteria di Baghdad, ritrovata in Iraq e databile a circa 2000 anni fa, consiste in un vaso di terracotta contenente un cilindro di rame e una barra di ferro. Alcuni ipotizzano potesse generare una piccola corrente elettrica.
Il sorprendente Astrolabio di Verona
L’astrolabio di Verona è un antico strumento astronomico risalente all’XI secolo, scoperto presso la Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo a Verona. Questo prezioso manufatto presenta incisioni in lingue antiche, testimoniando uno scambio culturale e scientifico tra diverse comunità del tempo.
Come una moderna app di navigazione, l’astrolabio permetteva di calcolare la latitudine osservando la posizione degli astri nel cielo. Grazie alle sue scale graduate e alle diverse lamine incise per specifiche latitudini, gli utilizzatori potevano determinare la loro posizione geografica in base all’altezza del Sole o delle stelle sull’orizzonte.