Sono migliaia le persone che stamani si sono radunate davanti alla stazione centrale di Palermo per partecipare al corteo per lo sciopero generale, organizzato da Cgil, Usb e SiCobas, in solidarietà al popolo palestinese. Centinaia gli studenti, i lavoratori e i cittadini presenti all’appuntamento.
I manifestanti marciano al grido di “Free Palestine”. In testa al corteo, ci sono i clown-giocolieri di tre collettivi, travestiti da militari: Libera il Cappello, la Murga del genio e Trizze di donne. “Ci siamo trovati alle scorse manifestazioni e abbiamo deciso di stare insieme perchè questo ci aiuta a convogliare la gente e a dare un tocco di colore e di ironia a un contesto molto drammatico “, dice Fabrizio Campo, uno dei giocolieri. “Abbiamo scelto l’arte per ridicolizzare la violenza e le armi”.
Dopo l’abbordaggio della Flotilla, numerose proteste si sono sollevate in tutto il Paese. Ieri pomeriggio a Palermo un primo corteo si era diretto verso il Politeama dov’è attualmente allestito il villaggio dell’Esercito, manifestazione che in questi giorni ha sollevato numerose polemiche. Il servizio d’ordine, con polizia e carabinieri in assetto antisommossa, è successivamente riuscito ad allontanare i manifestanti.
In seguito, gli attivisti hanno raggiunto il porto bloccandone l’ingresso e interrompendo la circolazione stradale. Al corteo hanno preso parte circa duemila persone, tra cui moltissimi giovani. Tante le bandiere palestinesi e quelle di Potere al Popolo. Si sono registrati momenti di tensione con le forze dell’ordine e una carica di alleggerimento. Poi i manifestanti, bloccati dalla polizia e dai carabinieri in tenuta antisommossa, sono rimasti davanti al porto impedendo alle auto di entrare. Il corteo successivamente si è diretto all’ospedale dei Bambini dove c’era già un presidio pro Gaza.