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Sanremo 2024: accuse di presunti plagi per Annalisa, The Kolors, Irama e Geolier

Come succede ogni anno, anche in questo Sanremo 2024 c’è spazio per la consueta polemica sulle canzoni “copiate”. L”habitat ideale di questa annosa diatriba è il mondo dei social. Su X e TikTok la parola ‘plagio’ è già una tendenza: nel mirino ci sono diversi cantanti, da Annalisa ai The Kolors, ma anche Alfa, Geolier e Irama.

Accordi simili, motivetti ripetuti, analogie nei testi fanno drizzare le antenne agli attentissimi utenti del web che accusano gli artisti in gara a Sanremo di aver copiato le proprie canzoni, o parti di esse, da altri cantanti nazionali ed internazionali. Un fatto che, se dimostrato, comporterebbe la squalifica dalla kermesse musicale.

Per Annalisa accuse da Gabry Ponte e Anna Pettinelli

La canzone “Sinceramente” di Annalisa, ad esempio, a molti ricorda “Can’t Get You Out of My Head” di Kylie Minogue. In particolare l’inciso: ‘quando quando quando’ sarebbe molto simile al ‘la la la’ della canzone della pop star australiana. Una semplice analogia, ma che in molti utenti ed addetti ai lavori hanno voluto sottolineare. Dal dj Gabry Ponte alla speaker radiofonica Anna Pettinelli. Da notare che l’intervento di quest’ultima si può considerare una sorta di ‘fuoco amico‘, in quanto, attualmente, è una insegnante di ‘Amici’  di Maria De Filippi, nel quale Annalisa è stata alleva nell’edizione 2010/2011.

Sospetti anche per Alfa, The Kolors, Geolier e Irama

Sui social anche Alfa è molto bersagliato: la sua “Vai!” per numerosi utenti sarebbe decisamente troppo simile a “Run” degli OneRepublic, a partire dal fischiettio iniziale. Il giro di accordi della canzone, inoltre, riprenderebbe quello di un altro grande successo della musica pop come “Wonderwall” degli Oasis. Ma forse, più che di plagio, sarebbe più giusto parlare di contaminazione. Ed a proposito di accordi, la chitarra dei The Kolors in “Un ragazzo una ragazza”, a detta degli ascoltatori suona in maniera molto simile a quella di Daniele Silvestri in “Salirò”. Il reef all’inizio del pezzo, in effetti, ripercorre quello del cantautore romano nella canzone portata al successo a Sanremo nel 2002. Ma, anche in questo caso, probabilmente non ci sono gli elementi per parlare di plagio.

Così come per “I p’ me tu p’ te” di Geolier, che nella parte che precede il ritornello ricorderebbe “Cenere” di Lazza. Ma anche “Tu no” di Irama è stata associata a “Someone you loved” di Lewis Capaldi. Questa dei plagi, quando si chiude l”ultima serata, è una polemica ricorrente. Ma nella maggior parte dei casi si stratta di semplici suggestioni, amplificate dalla cassa di risonanza dei social.

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Redazione PL