SALVINI CONFERMA – BOLLO ABOLITO: si avvera il sogno di tutti gli automobilisti | L’auto ti costerà una bazzeccola

Addio bollo auto - fonte pexels - palermolive.it

Addio bollo auto - fonte pexels - palermolive.it

Auto ibride ed elettriche: come funzionano bollo e superbollo nel 2025 e quanto si risparmia

Il bollo auto è una tassa di proprietà che ogni anno devono pagare tutti i possessori di veicoli, indipendentemente dall’uso effettivo. Il suo importo è calcolato in base alla potenza espressa in kilowatt e alla classe ambientale del veicolo. Accanto a questa tassa esiste il superbollo, un’imposta aggiuntiva che si applica alle vetture con potenza superiore ai 185kW, ovvero 251 cavalli. Introdotto nel 2011 con il Decreto Salva Italia, il superbollo prevede un’aggiunta di 20 euro per ogni kW eccedente, ma la cifra si riduce progressivamente con l’invecchiamento dell’auto, fino ad azzerarsi dopo 20 anni.

Le vetture tradizionali pagano il bollo in base all’anzianità e alla categoria Euro. Più alta è la classe ambientale, minore sarà il costo per kW. Le auto più inquinanti, Euro 0, pagano fino a 4,50€ per kW oltre i 100kW, mentre le Euro 6 si fermano a 3,87€/kW. Il superbollo si calcola solo sui kW oltre i 185 e prevede riduzioni significative nel tempo: 60% dopo 5 anni, 30% dopo 10 anni, 15% dopo 15 anni, e azzeramento totale dopo 20.

Per i veicoli a basse emissioni, come le auto ibride ed elettriche, il bollo può essere esentato del tutto o in parte, ma molto dipende dalla regione di residenza. Alcune amministrazioni prevedono l’esenzione per cinque anni, altre come Lombardia e Piemonte la estendono all’intera vita del veicolo. Dopo il periodo esentato, si applica una tariffa ridotta che varia tra il 25% e il 50% del bollo ordinario.

Nel caso delle auto ibride, il bollo si calcola esclusivamente sulla potenza del motore termico. La componente elettrica non viene considerata, poiché il contributo alla trazione non è costante. Questo criterio vale anche per il superbollo: si valuta solo il motore a combustione. Perciò, anche se la potenza combinata di un’ibrida supera i 185kW, non è detto che scatti il superbollo, a meno che il termico da solo superi tale soglia. Il beneficio è evidente soprattutto per i modelli full-hybrid e plug-in.

Due esempi pratici: Renegade e BMW 330e

Prendiamo ad esempio due modelli diffusi: la Jeep Renegade 4xe da 240CV ha un motore termico da 132,4kW e uno elettrico da 45kW. Il bollo si calcola solo sulla potenza termica. Lo stesso vale per la BMW 330e plug-in hybrid da 292CV, che ha un motore termico da 135kW e uno elettrico da 80kW. Nonostante la potenza combinata superi i 185kW, il superbollo non si applica perché il termico da solo non oltrepassa la soglia. Ne risulta un significativo risparmio fiscale.

Nel caso delle auto completamente elettriche, le regole cambiano ancora. Il bollo non si calcola sulla potenza massima di picco, ma solo su quella continua a 30 minuti, che è la potenza ufficiale riportata a libretto. Ciò significa che anche veicoli estremamente performanti, come l’Audi RS e-tron GT da 440kW, sono tassati solo sulla potenza media effettiva, che nel suo caso è di 142kW. Questo vantaggio si traduce in un bollo ridotto e, spesso, nell’assenza del superbollo.

Auto elettriche - fonte pexels - palermolive.it
Auto elettriche – fonte pexels – palermolive.it

Esenzioni regionali e calcoli semplificati

Ogni regione applica un coefficiente diverso per il calcolo del bollo elettrico dopo il periodo di esenzione. In media, si paga solo il 25% del bollo ordinario. Per esempio, nel Lazio, con una potenza a libretto di 100kW, il bollo intero sarebbe 284€, ma si versano solo 71€. Basta consultare il sito dell’ACI o leggere il libretto per avere i dati necessari. Il superbollo, quando dovuto, si applica sempre sulla potenza continua e non sulla massima.

Oltre a elettriche e ibride, sono esentati anche disabili, familiari a carico e auto storiche con requisiti specifici. La tassa di possesso resta però un tema controverso. Nonostante le promesse e le proposte, al momento non si prevede l’abolizione del bollo o del superbollo, ma le agevolazioni continuano a essere un fattore trainante per la transizione verso la mobilità sostenibile. Chi sceglie un’auto a basse emissioni oggi, può contare su un importante vantaggio economico anche domani.