Partono da domani in Sicilia, così come nel resto d’Italia, i saldi estivi. Secondo l’ufficio studi Confcommercio, interesseranno nell’isola circa 805mila famiglie. Le previsioni parlano di una spesa media di circa 155 euro a nucleo familiare, in linea, bene o male, con quanto (160 euro) era stato speso già lo scorso anno, per un giro d’affari di circa 280 milioni di euro.
L’acquisto medio pro capite, in Sicilia, si aggirerà intorno ai 75 euro. I saldi estivi andranno avanti sino al 15 settembre. C’è, a ogni modo, la possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno.
“Abbiamo comunque lanciato una serie di campagne sui social, e non solo – afferma il presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti – affinché i consumatori possano comprare nei nostri negozi di vicinato, scelta che significa mantenere vivo il cuore pulsante delle nostre comunità. Negli ultimi mesi, le vendite online, che non demonizziamo, ma sono un segno dei tempi che mutano, risultano sempre più preponderanti. E’ fin troppo evidente che occorre adoperarsi per predisporre sistemi combinati che aiutino i negozi di vicinato a non soffrire più del dovuto i cali dei consumi che, pure, si registrano. Non ci sono dubbi sul fatto che l’andamento delle vendite durante i saldi avrà effetti importanti. Da un lato perché preserverà occupazione e identità territoriale, dall’altro perché influenzerà la campagna acquisti per la prossima collezione primavera/estate 2026. Anche in Sicilia, inoltre, Confcommercio e Federazione Moda Italia promuovono iniziative come Saldi chiari e sicuri, Saldi trasparenti e Saldi tranquilli a piena tutela dei consumatori”.
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Federazione Moda Italia e Confcommercio ricordano alcuni principi di base sui saldi: