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Riapertura scuole, Musumeci scrive a Draghi: “Si ascoltino le Regioni”

L’incremento dei contagi di Covid-19 registrato nelle ultime settimane fa temere la riapertura della scuole. La linea del Governo nazionale è netta: si impugneranno tutte le eventuali ordinanze che prevedano il mancato ritorno sui banchi.

Dalle Regioni, tuttavia, la tendenza pare essere opposta. Se Vincenzo De Luca, governatore della Campania, ha deciso di non riaprire le scuole elementari e medie, Nello Musumeci ha scritto a Draghi sul tema.

“Quello che temevamo si sta puntualmente verificando – ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana -. Ricevo da centinaia di sindaci e da moltissimi presidi sollecitazioni per rinviare la ripresa delle attività scolastiche prevista dal governo centrale per lunedì 10 gennaio. Avevamo anticipato al ministro che con queste norme nazionali sulla riapertura delle scuole sarebbe stato il caos; va ricordato infatti che in zona gialla le Regioni non hanno autonomia nel determinare la sospensione delle attività scolastiche”.

“Ho appena scritto al presidente Draghi rappresentando la gravità della situazione delle ultime ore e ribadito le stesse perplessità da noi espresse nel confronto Stato-Regioni dei giorni scorsi. Valuteremo attentamente nelle prossime ore l’evolversi del contagio per valutare eventuali ulteriori provvedimenti”.

Riapertura delle scuole, l’opposizione dei sindaci

Intanto, nella giornata di ieri numerosi sindaci siciliani, attraverso ordinanze ad hoc, hanno rinviato il rientro nelle scuole di ogni ordine e grado a causa dell’ampliarsi della pandemia nella regione. Istituti chiusi dunque Sant’Agata di Militello, Misilmeri, Trappeto, Caccamo, Messina.

Sono in tutto 200 i sindaci che si sono incontrati in una riunione urgente indetta dal presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando, e che si sono pronunciati a sfavore della riapertura delle scuole. “La riapertura delle scuole in presenza a partire dal 10 gennaio sarebbe un atto irresponsabile. Non esistono, infatti – si legge in una nota -, le condizioni minime di sicurezza e la possibilità da parte dell’Asp di fornire collaborazione adeguata alle autorità scolastiche”.

Si riunirà, intanto, oggi la task force convocata dalla Regione Siciliana alla ricerca di soluzioni sul tema del rientro, previsto per lunedì 10 gennaio.

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Redazione PL