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Reddito di cittadinanza, il M5s replica a Musumeci dopo l’attacco a Conte: “Pensi ai suoi fallimenti”

Scintille tra Nello Musumeci e il M5s. L’attuale ministro della Protezione civile e delle Politiche del mare ha attaccato senza mezzi termini il leader del M5s Giuseppe Conte, presentatosi nei giorni scorsi in Sicilia per sostenere il reddito di cittadinanza in una serie di incontri.

Alla festa del decennale della fondazione di Fratelli d’Italia, in piazza del Popolo a Roma, l’ex presidente della Regione Siciliana ha usato parole poco lusinghiere nei confronti dell’ex premier. “Il presidente Conte è stato scelto per fare il capo del governo perché era moderato, borghese, rassicurante. Un borghese piccolo piccolo, per dirla con Alberto Sordi. Ora ve lo immaginate uno come Conte a parlare alla pancia della gente, a fare il Masaniello? È una parte da teatrante che non può reggere a lungo“.

In particolare, commentando la misura del rdc, Musumeci ha affermato: “Un giovane abile e in età lavorativa non può essere condannato – perché di questo si tratta, presidente Conte – a restare per tutta la vita un mendicante nei confronti dello Stato. A un ragazzo al quale non abbiamo insegnato a lavorare abbiamo negato il diritto al futuro”

De Luca: “Musumeci pensi ai suoi fallimenti”

A replicare a Musumeci è Antonio De Luca, capogruppo del M5s all’Ars. “L’attacco di Musumeci a Conte e al reddito di cittadinanza è indegno, come indegna è stata gran parte della sua attività da governatore che ha fallito pure le principali riforme strombazzate in campagna elettorale, in primis quella sui rifiuti, che per colpa sua in Sicilia continua ad essere una costante emergenza. Che il suo governo sia stato un fallimento è un dato di fatto. La sua mancata ricandidatura alla presidenza della Regione è stata voluta perfino da gran parte della sua maggioranza. Se ciò è avvenuto ci sarà un perché”. Così si legge in una nota.

“Definire Conte – continua De Luca – un agitatore perché difende uno strumento che ha salvato dalla disperazione tantissime famiglie e tolto manovalanza alla mafia, provocando perfino le lamentele dei boss, oltre che ingiusto è assurdo. Specie se queste accuse arrivano da chi non ha fatto nulla per fare funzionare il Rdc, anzi ne ha nei atti ostacolato il percorso, visto che il suo governo ha perso tantissimo tempo per fare i concorsi necessari a potenziare i centri per l’impiego per i quali sono stanziati solo in Sicilia 86 milioni proprio dal governo Conte nel 2019″.

“Piuttosto che attaccare gli altri – conclude Antonio De Luca – Musumeci pensi ai suoi fallimenti. Ma evidentemente il ministro ha una grande idea di se stesso e, si sa, chi ha una grande idea di sé, spesso è l’unica grande idea che può avere in vita sua”.

Foto da Facebook

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Redazione PL