Dall'Italia

Rapito dal nonno e portato in Israele il bimbo salvatosi nella funivia

L’emittente israeliana N12 ha riferito che il piccolo Eitan Biran di 6 anni, l’unico sopravvissuto della strage della funivia del Mottarone, sarebbe stato rapito dal nonno. Eitan è il bambino israeliano che il 23 maggio scorso è stato l’unico a salvarsi delle 15 persone che erano nella funivia. Il bimbo nell’incidente ha perso entrambi i genitori e il fratellino. Dimesso dopo un lungo ricovero all’ospedale Regina Margherita di Torino, seguito dagli psicologi si stava riprendendo. Era stato affidato alla zia paterna Aya Biran, un medico 41enne che vive a Travacò con il marito e due figlie, che frequentano la stessa scuola di Eitan, l’istituto delle Canossiane.

«EITAN TENUTO IN OSTAGGIO

Ma la famiglia materna non era d’accordo con questa soluzione, gli zii Gali e Ron Perry, tramite i loro avvocato, hanno dichiarato: «Eitan è tenuto in ostaggio in Italia da una famiglia che non gli era vicina in alcun modo. Il diritto di Eitan è che dovrebbe avere una casa dove i suoi genitori volevano che crescesse. Come ebreo in una scuola ebraica, e non in una scuola cattolica in Italia. È tenuto prigioniero» dissero i legali difensori degli zii materni. E dichiararono anche di operare in assoluto concerto «per quanto dovuto e necessario, con il giudice tutelare per il solo bene di Eitan. Non si comprende sinceramente il perché di tanta acrimonia e falsità».

IL NONNO HA PORTATO IL BAMBINO IN ISRAELE

Eitan quindi, suo malgrado, si trova al centro di una battaglia per la custodia legale. Infatti tre mesi dopo la tragedia, il ramo materno della famiglia che vive in Israele ha avanzato un’istanza per l’affidamento del bambino. Ma adesso è successo un fatto nuovo. Un amico della zia paterna Aya ha raccontato a N12, l’emittente israeliana: «Questa mattina il nonno è venuto a trovare Eitan, una visita concordata e organizzata in anticipo. Il nonno avrebbe dovuto riportare Eitan ad Aya intorno alle 18:30, cosa che non è avvenuta. E ora il nonno ha interrotto i contatti con Aya». Il nonno, in effetti, non ha riportato Eitan all’ora pattuita. E la zia paterna avrebbe ripetutamente tentato di contattarlo. Alla fine ha ricevuto un suo messaggio nel quale la si informava che “Eitan è tornato a casa” in Israele. La donna ha anche ricevuto una conferma dall’avvocato del nonno con il quale veniva informata che il piccolo era arrivato in Israele. La zia ha già presentato una denuncia alla polizia italiana.

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Published by
Pippo Maniscalco