Mentre si avvicina la data della manifestazione annunciata da un gruppo di commercianti palermitani, prevista per il 10 luglio e originata da una controversa cartella esattoriale da 97.000 euro, il Movimento del Popolo Siciliano rompe il silenzio e prende posizione netta.
Attraverso un accorato messaggio rivolto alla base, il Movimento ha espresso dissenso non tanto nei confronti della protesta in sé, quanto dell’impostazione selettiva con cui alcune voci si stanno levando solo ora contro le difficoltà economiche, ignorando anni di mobilitazione popolare portata avanti dai cittadini più vulnerabili.
“Non possiamo accodarci a chi si ricorda del popolo solo quando il dolore bussa alla propria porta,” si legge nel comunicato. Una critica diretta all’opportunismo percepito dietro alcune iniziative “nate sull’onda di casi personali più che su un reale senso di giustizia collettiva.”
Interpellato sulla questione, il presidente del Movimento del Popolo Siciliano, Tony Guarino, ha dichiarato: “Comprendiamo il disagio di tanti commercianti e non ci rifiutiamo certo di ascoltare. Ma ciò che rivendichiamo è coerenza: dove erano queste voci quando i senzatetto, i disoccupati, gli sfrattati lanciavano appelli disperati? Il nostro Movimento si fonda su valori che non si attivano a intermittenza. La dignità del popolo siciliano non può essere tirata in ballo solo quando fa comodo.”
Guarino ha inoltre sottolineato che “la Sicilia non ha bisogno di movimenti temporanei mossi da interessi personali o visibilità social, ma di una lotta coerente e continua per l’autodeterminazione, lontana dai partiti e vicina al cuore della gente comune.”
Il comunicato chiude con un richiamo forte all’indipendentismo e alla solidarietà tra i ceti più colpiti dalla crisi economica: “Viva la verità. Viva la Sicilia libera.”